Bufera sulle parole di Ripa di Meana all’infermiera budriese. Il caso arriva in Regione

20 gennaio, 2014

“Un grave e inaccettabile atto intimidatorio, che non può rimanere impunito”. Parole di Manes Bernardini, consigliere regionale della Lega Nord, che in un ordine del giorno in Assemblea legislativa ha portato il caso davanti al presidente Vasco Errani, chiedendo la testa del direttore generale dell’AUSL Bologna Francesco Ripa di Meana. Il dirigente sanitario, nell’incontro pubblico di sabato 11 gennaio alle Torri dell’Acqua di Budrio, aveva zittito l’intervento di una infermiera budriese con le parole: “Si ricordi che sono il suo direttore generale”.


IL VIDEO DI BUDRIO NEXT SPOPOLA SUL WEB
Una frase, quella del direttore Ripa di Meana, che aveva provocato fischi e urla da parte del pubblico in sala. E per tutta la settimana il video di Budrio Next è rimbalzato su blog e social network, arrivando a generare oltre 12mila visualizzazioni. Un vero e proprio “tam tam” fra gli internauti budriesi e non, molti dei quali sdegnati dalle parole del Dg. Fino a quando Manes Bernardini, consigliere della Lega Nord, tramite un ordine del giorno ha chiesto le dimissioni di Ripa di Meana, direttamente al presidente della Regione Vasco Errani. Per Bernardini, quello del Dg è “un grave e inaccettabile atto intimidatorio, che non può rimanere impunito”. Qui si vuole “tappare la bocca al dissenso, soffocare la protesta dei territori, alle prese con tagli alla sanità decisi dall’alto”. Il dg “si ricordi – aggiunge – che i cittadini, che lui tratta in quel modo, sono quelli che gli pagano il suo grasso stipendio, che sfiora i 150mila euro all’anno, più i premi di risultato”. “Errani lo deve rimuovere – sostiene – non possiamo accettare che il direttore generale della sanità bolognese rimanga perennemente impunito”. Quelle parole per Bernardini sono “la goccia che fa traboccare il vaso”, vanno “condannate e perseguite con massima fermezza”. Nel weekend le principali testate giornalistiche provinciali hanno ripreso la polemica.

RIPA DI MEANA ZITTISCE L’INFERMIERA: “LE RICORDO CHE SONO IL SUO DIRETTORE GENERALE”.
La tensione è salita durante l’incontro pubblico sulla riorganizzazione dell’ospedale di Budrio, sabato 11 gennaio alle Torri dell’Acqua.
Il direttore generale Ripa di Meana ha contestato l’intervento di una infermiera dell’ospedale di Budrio, zittendola con le parole: “Si ricordi, che sono il suo direttore generale”.

Dalla platea sono partiti fischi e urla per il dirigente AUSL che ha continuato: “Mettere panico alla gente nel dire che il nostro pronto soccorso non è adeguato è un reato di procurato allarme”. Fra i relatori, l’unico che ha accennato una difesa per la budriese è stato l’assessore bolognese Luca Rizzo Nervo: “In una discussione non va bene andare sopra le righe”.

OPPOSIZIONI: “IL SINDACO HA DIFESO IL DIRETTORE. QUEST’ALTRA VOLTA SI ALZI”

A indignarsi per il comportamento di Ripa di Meana si sono levati scudi da parte dell’opposizione. “A Budrio – dice Maurizio Mazzanti (Noi per Budrio) – abbiamo visto da che parte sta la politica: tra difendere una cittadina che protestava e il direttore generale dell’AUSL Ripa di Meana non ha avuto dubbi, ha difeso quest’ultimo. Questa è una vera vergogna”. A lui fa eco Gabriele Carlotti (5 Stelle) che, in un commento pubblicato su Budrio Next si appella direttamente a Pierini: “Tu non ti sei scomposto, sei rimasto immobile, anzi al microfono hai detto che eri scandalizzato dalle urla del pubblico. Per favore – gli chiede – la prossima volta che si parlerà di difesa dei più deboli in Consiglio, per favore alzati ed esci dall’aula da solo, prima che te lo chiediamo noi. Per decenza”.

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20 Commenti


  1. Devo dire, che infermiera e molto fortunata.Perche in altro paese sarebbe subito licenziata. Diretore ha detto cosa vera. In ogni caso tutto questo scandalo …..fa una grande tristezza.

  2. Simona scusami,ma ti sembra normale che un superiore anzichè dialogare con un dipendente o sottoposto che gli espone un problema gli faccia notare la sua posizione superiore e,di conseguenza, che la sua parola è giusta e quella degli altri no? Io lo trovo scorretto ai massimi livelli. Tristezza è vedere che la gente se ne frega della perdita dei diritti da parte dei lavoratori…

  3. Sono pienamente d’accordo con Michela

  4. Michela, mi dispiace pero, io lo vedo cosi. Io personalmente ho sempre avuto il rispetto verso miei superiori. Invece perche infermiera non rimasta sedutta e non alzata mano?

    • Gentile Simona, guardi che il rispetto esiste solo se é reciproco. Se un superiore umilia un inferiore pubblicamente, non é degno di alcun rispetto.
      E’ dalla rivoluzione francese che si cerca di realizzare il principio di UGUAGLIANZA.
      Siamo rimasti un po’ indietro o, ancor peggio, stiamo tornando indietro?

    • Mi perdoni la franchezza: ci fa o ci è ?

  5. che abbia voluto dire ” si ricordi che io sono il direttore di coloro che grazie a lei campano” :)Che squallore…Mi scusi direttore generale… se glielo faccio notare! che squallore, signor sindaco, se non ha il coraggio di alzare le sue stanche membra dalla sedia…mi scusi se glielo faccio notare! 🙂 Certo che, se questa è la nostra classe dirigente, altro che luce in fondo al tunnel!

  6. Sig.ra simona da quanto scrive ho capito che lei sabato non c era!L’infermiera aveva parlato prima ,non in quel video che vedete voi ,quando il direttore le ha dato della bugiarda si è alzata .si informo meglio la prossima volta.

  7. Ciao Simona! Se non eri presente all’incontro ti dico solo una cosa che ti chiarirà al meglio la situazione. L’infermiera in questione come tutte le persone che hanno parlato, ha alzato la mano e le è stato allungato un microfono. Non è stata assolutamente maleducata e ha semplicemente esposto la situazione per come era realmente visto che lei ci lavora nel pronto soccorso do Budrio. Quindi l’atto del Direttore non è minimamente giustificabile. E ricordiamoci che lamentarsi in un angolo… Non è mai stata un’azione che ha portato a un cambiamento.

  8. Concordo con bernardini! lo devono licenziare,c’è tanto marcio pure nella sanità!il rapporto tra superiore e un suo sottoposto deve essere rispettoso e non si deve umiliare la persona!Questo SBORONE DEVE essere MESSO A CASA!!!chi ha POTERE se ne approfitta sempre!!!….se fossi stato li alla riunione avrei battuto le mani ogni volta che parlava in segno di dissenso…un vero schifo!!!
    RIPA DI MEANA A CASA!!!!!

  9. Risposta al signor Kildare che in un intervento del 14 gennaio sullo stesso argomento, tenendo famiglia, non si è sentito di prendere posizione per paura di possibili ritorsioni.
    Signor Kildare, l’infermiera ingenua di cui si parla, tiene famiglia ed è la mamma di due splendidi bambini. I timori di subire ricatti sono le preoccupazioni di tutti quelli che vogliono, ma non possono. Penso che le sue paure siano esagerate. Il ricatto su un dipendente è quello di essere trasferito in un’altra struttura periferica che nel nostro caso non è superiore a una mezzora di auto. Il cambio di mansioni è impossibile perché altererebbe il contratto sindacale. Se una battaglia di carattere sociale si pensa di condurla in solitudine, è chiaro che si rischia di rimanere stritolati. L’infermiera in questione non è sola e non va lasciata sola. Lei è una di noi e rappresenta tutti quelli che vogliono il buon funzionamento dell’Ospedale. L’importante è non abbassare la guardia, essere costanti e darsi obiettivi anche a lungo termine.
    Lei, signor Kildare, rappresenta quelli che stanno alla finestra. Sta alla sensibilità personale valutare cosa è meglio fare. Ci sono dei momenti in cui bisogna scegliere. Il taglio sui servizi sanitari della nostra USL di Bologna è stato del 3% mentre sull’ospedale di Budrio si è abbattuta, per ora, la scure del 40% circa. Questa decurtazione la conosce anche il nostro Sindaco che continua a parlare di potenziamento.
    Le dirò di più. Il prof. Venturi e il dott. Ripa di Meana hanno ottenuto, in questi giorni, un premio di 20mila euro a testa dalla Regione Emilia Romagna per gli obiettivi raggiunti con i tagli alla sanità, dove tra i più colpiti c’è il nostro Ospedale. Purtroppo, alla conferenza, davanti agli occhi del sindaco, ci è toccato assistere alla minaccia di un “ pezzo da novanta” su una sua dipendente. Questa scena, al leggendario Kildare, non sarebbe andata giù facilmente.
    Il dott. Kildare che conoscevo nei film degli anni “70 dava tutto se stesso per l’uguaglianza e la dignità dei malati. Spesso, per queste ragioni, entrava in aperto conflitto con il suo superiore.
    Dott. Kildare, sta a lei tirare fuori queste doti e dare importanza al proprio vissuto.

  10. Simona mi auguro che lei sia un troll o che sia frutto della mia immaginazione quello che leggo.. A parte l’italiano che con i suoi post è definitivamente defunto, sta dicendo delle cose agghiaccianti!
    Non si vede nel video perchè è successo prima, ma l’infermiera in questione ha fatto un intervento molto educato dicendo semplicemente le cose come stanno, alzando la mano come hanno fatto tutti gli altri cittadini che sono intervenuti.. Come detto da altri prima di me, si è alzata in piedi solo quando è stata definita una bugiarda, lei non avrebbe fatto lo stesso? Se lei dice una cosa che sa benissimo essere vera, perchè in ospedale ci lavora tutti i giorni, se ne starebbe buonina in un angolo a dire “Oh direttore, mio direttore, lei ha ragione! Mi scuso per averla contraddetta con la verità e non aver appoggiato la sua versione inesatta dei fatti! Me misera, me tapina!” frustandosi come auto punizione ed andando a baciargli i piedi, oppure si sarebbe alzata per far conoscere la verità a tutti i cittadini presenti preoccupati di non poter più contare sul proprio ospedale cittadino?
    Seriamente.. Qui rasentiamo il ridicolo.. Se una lavoratrice deve perdere ogni diritto per dare ragione ad un prepotente “sparaballe” che non ha alcun rispetto per i suoi inferiori di ruolo (non dipendenti, perchè lui stesso, ahimè, è un NOSTRO dipendente!!!) allora ci meritiamo tutto il marcio che c’è in Italia, ma a questo punto mi vedo costretto ad invitarla a non lamentarsi più di tutto quello che non va nel nostro paese, giusto per essere coerente con quello che lei stessa ha scritto nei suoi post, sempre se si è resa conto della gravità delle frasi scritte (male, molto male)..

    • E dove questa gravita delle frasi scritte? E poi si ricordi, che siamo nell 2014!!!

      • La gravità sta nel fatto che ogni lavoratore ha dei DIRITTI e soprattutto ha DIRITTO di esprimere la propria opinione, cosa che l’infermiera ha fatto! Ripeto, ha capito o no che prima di quanto visto nel video, l’infermiera ha fatto un intervento alzando la manina e parlando educatamente? Altra cosa.. Mi spiega cosa vuol dire che siamo nel 2014? Che i prepotenti hanno ragione ed i lavoratori zero diritti? No perchè questo sarebbe normale, ma solo se fossimo nel 1925 ed a governare ci fosse un tale di nome Benito..

  11. Non entro nel merito della questione tagli …. sottolineo solo che quando un politico o un dirigente pubblico decide di partecipare ad un incontro deve essere disponibile a dialogare e ad accettare le critiche ed osservazioni del publico … fa parte delle regole del gioco. La reazione del “manager” invece è stata arrogante e veramente irritante .
    Peggio , devo dire , la reazione passiva del nostro sindaco. Del resto la natura non sempre è generosa in termini di coraggio , certamente è più facile fare i forti con i deboli e i deboli con i forti….ogni botte dà il vino che ha…

  12. Forse Simona non è italiana e forse nel suo paese le cose funzionano diversamente.
    Con questo appoggio in pieno Luana e la cafonaggine del sig Ripa di meana è stata inquietante.

  13. Apprezzo il coraggio dell’infermiera, ma ha fatto una mossa azzardata… Spero che grazie all’attenzione dei media riesca ad evitare eventuali ripercussioni…

  14. Ci si devono solo provare…….

  15. Le impressioni di un testimone, diciamo, ingenuo: gli oratori hanno A LUNGO descritto la situazione come LA MIGLIORE POSSIBILE, date le ristrettezze in cui versiamo. Poco tempo è stato concesso agli interventi di chi, vincendo timidezza e imbarazzo, ha avuto il coraggio di fare opportune osservazioni e domande, a cui mi pare siano state risposte ben poco soddisfacenti. Urla e gazzarra, specialmente quando l’infermiera è stata trattata da bugiarda, sono state “civilmente” zittite. E’ così che la democrazia funziona?

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