Patrizia Montanari e l’estetica al servizio dei malati oncologici

27 luglio, 2017

oncologia2Patrizia Montanari, titolare di Estetica Patrizia a Budrio, è iscritta all’albo privatistico di APEO, l’associazione che conferisce le competenze necessarie per migliorare la qualità della vita di pazienti oncologici con trattamenti di benessere specialistici.
APEO fornisce a Estetiste diplomate provenienti da tutta Italia le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per effettuare trattamenti di benessere e di bellezza su persone in terapia oncologica, ad ogni stadio della malattia. Abbiamo incontrato Patrizia per capire meglio di cosa si tratta.

Patrizia, che cos’è l’estetica oncologica?
Il termine fa riferimento a tutti quei trattamenti specialistici di bellezza e benessere pensati per chi è in terapia antitumorale, e che vengono erogati da estetiste appositamente formate. Questo a ogni stadio della patologia e in accordo con i protocolli medici.

Quali sono i problemi di cui ti occupi?
La chirurgia, radio e chemioterapia hanno crescente successo, ma il loro carattere invasivo tende ad aumentare gli effetti secondari a livello cutaneo: caduta di capelli e sopracciglia e unghie, gonfiori, cicatrici, perdita di funzionalità fisiologiche, infiammazioni, macchie. Si tratta di effetti inestetici, dolorosi e invalidanti, che toccano anche la sfera sociale e psicologica del paziente, la cui esperienza di vita peggiora ben oltre la gravità intrinseca della patologia. I protocolli d’intervento, perfezionati con i medici e in sinergia con le terapie dello IEO, includono manualità linfodrenanti e miorilassanti, trattamenti nutrienti e riepitelizzanti, make-up correttivo, manicure e pedicure, igiene e cura della pelle, epilazione.

Perchè hai scelto di specializzarti in estetica oncologica?
In tanti anni di lavoro in campo estetico mi è sempre dispiaciuto non poter rispondere alle richieste dei miei clienti che stavano affrontando la malattia. Ho così deciso di prendere il riconoscimento formale APEO per poterli aiutare, nel rispetto della salvaguardia della salute, dei vincoli di legge e del paziente stesso. In passato, chi si è ritrovato in questa situazione non ha sempre trovato figure professionali di riferimento. Da una parte, il personale sanitario si focalizza giustamente più sulla patologia che non sulla persona nel suo complesso psicosomatico; d’altra parte però, pochissime erano le estetiste in possesso delle competenze necessarie per dare vero benessere a una persona in terapia oncologica. Ora sono più di duecento.

Quali sono i benifici per il paziente?
La cura del benessere esteriore ha un effetto sul benessere interiore della persona. Porta a un miglioramento della qualità della vita e al “riconoscere” se stessi anche in un momento difficile dell’esistenza come quello della terapia antitumorale.

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1 commento


  1. Grande Patti!

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