Un paese diviso a meta’ dai passaggi a livello

15 febbraio, 2012

Pubblichiamo l’intervento di Giacomo Lamberti, budriese abitante la zona Creti, che ci segnala il disagio relativo alle attese dei veicoli dinnanzi ai passaggi a livello che dividono a metà il paese, e quali soluzioni si potrebbero adottare per migliorare il servizio.


Vorrei segnalare un tema che a mio parere potrebbe essere degno di attenzione: mi riferisco ai lunghi tempi di attesa ai quattro passaggi a livello presenti a Budrio e che a volte appaiono ingiustificatamente lunghi.

Abitando nella zona Creti, per accompagnare le figlie a scuola, in palestra, a musica ecc… sono costretto ad attraversare più volte al giorno la ferrovia e mi capita molto spesso di trovare il passaggio a livello chiuso per diversi minuti. Osservando le modalità con cui
vengono chiusi i passaggi a livello e le loro tempistiche mi sono fatto l’idea che la situazione possa essere migliorata. Ho segnalato da tempo la questione all’amministrazione, ma finora non ho percepito miglioramenti, anzi, mi è parso che con l’introduzione dei nuovi treni la situazione sia addirittura peggiorata, perchè questi nuovi mezzi si muovono con accelerazioni e velocità inferiori ai precedenti, almeno quando si trovano in prossimità delle stazioni.

Per fare un esempio recente, ieri mattina (14 febbraio) poco prima delle 8:00 il passaggio a livello di via Martiri Antifascisti è rimasto chiuso per diversi minuti in attesa di un treno in arrivo da Mezzolara, e sulla direzione verso il centro ho contato una trentina di veicoli con una fila che arrivava quasi fino al semaforo della Palazzina.

Il medesimo treno proveniente da Mezzolara, prima di arrivare alla stazione di Budrio Centro fa chiudere contemporaneamente i tre successivi passaggi a livello (Benni, Savino e Crocetta). Ma anche qui la chiusura è piuttosto anticipata e il tempo di attesa già sul passaggio a livello di via Benni è piuttosto lungo pur essendo il treno fermo in stazione.
Anche qui si formano file su via Benni e alla rotonda su via Savino che a volte bloccano anche il traffico non interessato ad attraversare il passaggio a livello.

Situazioni analoghe, se non peggiori, si verificano quando i treni provengono da Bologna. In questo caso i passaggi a livello di via Savino e Via Benni vengono chiusi quando il treno sta per entrare in Budrio Stazione per rimanere chiusi per tutto il tempo in cui il treno rimane fermo in stazione e per il tempo in cui percorre il tratto Budrio Stazione-Budrio Centro.

In definitiva ho la sensazione che tempistiche dei passaggi a livello non siano adeguate alle velocità dei treni in transito e credo che con un po’ di buona volontà da parte della FER sia possibile migliorare la situazione, tarando al meglio il sistema di segnalamento o modificandolo in modo da ridurre i tempi di attesa a valori più accettabili.

Giacomo Lamberti

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15 Commenti


  1. Condivido l’analisi e la proposta. Anche perchè il sistema di segnalamento dovrebbe prevedere il via libera al treno senza l’abbassamento delle sbarre in tutti i passaggi a livello.
    Ne approfitto per chiedere se è operativo (ma non credo) l’incrocio contemporaneo dei treni in stazione, così come era stato detto da FER dopo la sostituzione dei deviatoi, per velocizzare i tempi di percorrenza.
    Da ultimo, è proprio impossibile pensare che i treni Bologna/Budrio e viceversa, si attestino a Budrio centro, anzichè a Budrio stazione?
    Ne beneficerebbe una larga parte di cittadini.

  2. Concodo con Giacomo! Anche io abito in zona Creti, e si può sicuramente migliorare la situazione di tempistica dei passaggi a livello!!! E poi mi domando… ma i treni elettrici che fine hanno fatto? Hanno pure predisposto tutta la linea… e i treni nuovi perchè sono ancora a gasolio… e ancora… mi sembrava di avere sentito dire da qualche farte che c’era un progetto per interrare la ferrovia per eliminare tutti i passaggi a livello… è solo fantascienza???

  3. Condivido a pieno ciò che è stato scritto, non è affatto normale che un paese si paralizzi a metà ogni volta che passa un treno, e mi rendo conto che, per ovviare a questo problema, si può o intervenire sull’infrastruttura (ma non penso che FER sia intenzionata a farlo) oppure utilizzare materiale rotabile più idoneo alla linea. Per quanto riguarda le domande nei commenti precedenti: anzitutto le coincidenze (gli incroci tra i vari treni) a Budrio Stazione è attivo. Per quanto riguarda l’attestare i treni Bologna-Budrio e vv a Budrio Centro, non si può fare, in quanto con alcune corse potrebbero verificarsi problemi dato che è stato da poco istituito un servizio merci, e si rende necessario spostare dal binario di corretto tracciato il treno che fa capolinea, il che non è possibile a Budrio Centro (da indiscrezione, non è notizia sicura, Budrio Centro potrebbe venire soppressa, a favore appunto della mobilità cittadina).
    Per rispondere alla questione progetto interramento, riguarda Bologna (allungare l’interramento fino a Via Larga). Per quanto riguarda i treni elettrici invece, FER, avendo avuto problemi con i rotabili che già possiede, e di conseguenza non potendoli usare causa problemi (si prevedeva l’uso delle locomotive E464 con convogli a doppio piano Vivalto, che la società già possiede) ha, a fine dicembre 2010, firmato un contratto per la fornitura di 12 elettrotreni Stadler-Ansaldo Flirt ETR 350, convogli con 5 casse e 550 posti totali. Il tempo di allestimento è circa 30 mesi.

  4. Cancellare la fermata di Budrio Centro per la viabilità è una solenne STR….ta.
    E’ una fermata perfetta: scendi e sei subito in cemtro a piedi Budrio.
    Obblighiamo invece la FER a gestire meglio i tempi e le aperture dei passaggi a livello come dice Lamberti

  5. Mi rendo conto anch’io che chiudere Budrio Centro sia inutile per l’utenza, però certo è che sì, si può certamente agire sull’infrastruttura, però il problema è la vicinanza che c’è tra Budrio Stazione e Budrio Centro. A piedi vicine non sono, ma se parliamo di rotaie, è appena un kilometro.
    Fatto sta che per forza si costringe il treno a partire e a muoversi in quella zona a bassa velocità per poi impegnare per più tempo i passaggi a livello. Ora si potrebbe:far chiudere il 1°pl dopo Stazione facendo sì che si chiuda solo quello. Gli altri si chiuderebbero: 2° e 3° PL direzione Mezzolara appena il treno parte da Stazione. Il 4° non appena il treno arriva a Centro, perché quando parte, il pl non avrebbe il tempo di chiudersi in modo adeguato. Comunque ripeto, la chiusura di Centro è solo un’ipotesi che ho sentito, adesso cercherò d’informarmi meglio.

    • Esimio Sig.Lamberti,
      la ringrazio per aver sollevato il problema.
      Anche accorciando i tempi di attesa ai vari passaggi a livello non si risolverebbe il disagio dei cittadini Budriesi.
      Solo interrando la ferrovia dalla stazione centrale(stazione vecchia)fino all’attraversamento di via Martiri Antifascisti, Budrio diverrebbe un paese normale e nessuno Le potrebbe chiedere;sei di Budrio o delle Creti?Qualcuno poi mi ha detto che il progetto non è nuovo nè poi tanto peregrino tant?è che il Ministero dei trasporti lo finanziò con 10 miliardi di vecchie lire (erano tanti) già nel 1993.Perchè non si fece si ignora.
      Oggi, me ne rendo conto diverrebbe difficile ma per me rimane l’unica soluzione. Tutto il resto sono paliativi.
      Cordialmente la saluto

    • Certo la chiusura della fermata sarebbe ben strana. Realizzata pochi anni fa, completa di sottopasso pedonale, serve una larghissima parte del capoluogo, zona Creti compresa.
      Se la voce fosse fondata, credo sarebbe necessario attivarsi immediatamente con l’Amministrazione comunale per evitare a Tper di fare una sciocchezza.

  6. Oppure la sopra-elevazione della linea Ferroviaria,tipo people-mover.Una cosa che stia bene al Paesaggio però solo dal passaggio a livello dell’entrata dell’ospedale(via Savino) fino a Martiri Antifascisti.
    Perchè all’entrata di via Zenzalino Sud c’è già in progetto il sottopasso e poi è più adatto,all’entrata una sopra elevazione non è proprio l’ideale.
    Però non sò se costa meno della interramento.

  7. Salve a tutti.
    Alcuni chiarimenti in merito alla problematica di Budrio Centro.
    Questa fermata tecnicamente potrebbe essere usata come “punto di inversione” dei treni. E’ inoltre prevista essere il capolinea centrale del SFM (quanto sarà a regime, e questo dipende anche dai lavori dell’AV a Bologna Centrale). Ovviamente per come è stato concepito l’attuale orario, prolungare le corse a Budrio Centro vorrebbe dire allungare la traccia di circa 2-3 minuti che sembrano pochi ma non su una linea a binario unico con limitati punti di incrocio.
    Sulla chiusura dei PL e sui tempi faccio una verifica all’Infrastruttura FER nei prossimi giorni.

  8. Caro Giacomo condivido con te il disagio dei passaggi a livello, spesso causa di lunghe attese, anche per raggiungere il pronto soccorso. Il giorno che questa amministrazione decise di espandere la città di Budrio verso la zona Creti, non tenne assolutamente in conto che la città si sarebbe divisa in due. Una amministrazione previdente e lungimirante avrebbe dovuto programmare la soluzione. I tempi di attesa alle barriere sono cadenzati da dei pedali che comandano la chiusura di essi al passaggio del treno. questi non possono per normativa ferroviaria di sicurezza, essere posti a distanza inferiore a quella attuale. Il problema a mio modo di vedere è da risolvere a monte. La città di Budrio può e deve ottenere con la partecipazione di FER la nascita di almeno un sottopasso che dia la possibilità di superare definitivamente la linea ferrata. Le risorse? Pensa ai milioni spesi per la realizzazione della linea aerea ( elettrificazione) , mai utilizzata, avendo deciso di impiegare per la linea Bologna Portomaggiore, treni diesel di nuova generazione, che non hanno assolutamente bisogno della linea elettrica. Nel mio programma al capitolo infrastrutture, al primo posto c’è la Programmazione , Studio di fattibilità e Realizzazione con il contributo sia di FER, e sia della Regione Emilia Romagna, così come sta avvenendo a Bologna per l’interramento di alcuni KM di linea in zona Massarenti, di almeno un sottopasso che dia alla nostra città , ma soprattutto a noi cittadini garanzia di viabilità in tutti i settori del tessuto urbano, e che eviti quell’immagine angosciante di vedere una ambulanza con i lampeggianti accesi ferma alle sbarre del passaggio a livello sperando che quei minuti non siano fatali per una vita umana.
    Gianfrancesco Pasquale

    • Aggiungo solo per conoscenza che le attese ai passaggi a livello riguardano non solo le ambulanze, ma anche i mezzi di soccorso dei vigili del fuoco che hanno il distaccamento proprio oltre il PL di via Martiri Antifascisti.

      • il transito tra Budrio Est e Budrio Ovest è possibile sia per i pompieri che per le ambulanze per il fatto che normalmente non sono chiusi contemporaneamente i PL di Via Benni e di Via Martiri Antifascisti.
        Purtroppo mi è capitato di verificare di persona la possibilità che in particolari situazioni si verifichi la chiusura contemporanea. Questo credo succeda perchè viene comandata la chiusura del PL di Martiri Antifascisti prima che sia comandata l’apertura di quelli di Via Benni e di Via Savino. Se il treno per qualunque motivo si ferma tra questi due PL avremo la chiusura contemporanea di Via Savino, Via Benni e Via Martiri Antifascisti con un impatto notevole sulla circolazione. In questo caso rimane naturalmente la trasversale di pianura che ha il ponte sulla ferrovia. La situazione in cui si chiudono contemporaneamente questi tre passaggi a livello potrebbe essere tranquillamente evitata. Questo è uno dei punti che si possono discutere con FER.

  9. Ritengo anch’io che il problema della ferrovia che divide il paese sia un tema importante, destinato a diventare maggiormente significativo con l’espansione della zona Creti e che probabilmente necessiterà di soluzioni strutturali che dovranno essere affrontate dalle nostre future amministrazioni. Mi pare sia già in progetto un sottopasso stradale alla Crocetta (dove la Zenzalino Sud entra in Budrio). Non conosco i tempi di questa realizzazione, che suppongo non saranno brevi, ma comunque i disagi ai restanti passaggi a livello rimarranno invariati.
    Intanto che aspettiamo soluzioni “definitive”, vorrei che si verificasse in modo approfondito se la situazione attuale non sia in qualche modo migliorabile in modo da ridurre il disagio dei cittadini. Per questo chiederei all’amministrazione di farsi parte diligente nei confronti di FER convocando un tavolo di confronto su questo tema a cui chiamare anche rappresentanti dell’utenza e esperti di segnalamento ferroviario che siano indipendenti da FER, onde evitare di sentirsi rispondere (come è già stato fatto): “non si può fare nulla per ragioni di sicurezza ferroviaria”, come sostiene anche Gianfrancesco, che se ho ben capito è candidato sindaco e anche ferroviere.
    Per questo motivo ho pensato che si potrebbe costituire un comitato di cittadini che si rapporti con la FER e l’amministrazione su questo tema. Chi fosse interessato a questa iniziativa può contattarmi su Facebook o per email all’indirizzo jacklamb@tiscali.it.
    Cordiali saluti,
    Giacomo Lamberti

  10. si la situazione è insostenibile! Il sabato ci sono pochissime corse e non è possibile metterci 40 min per fare pochi chilometri1

  11. Leggo di sottopassaggi.. Di interrare la ferrovia.. Io sonod’accordissimo, ma mi spiegate perchè invece di iniziare ad interrare la ferrovia si sono spesi dei soldi per un sottopasso pedonale fatto male (perchè è parecchio scomodo da utilizzare) che in caso di interramento verrebbe distrutto, dato che ci dovrebbe passare il treno? E la linea elettrica fatta sopra? Sono state costruite cose he ora sono da abbattere perchè di intralcio.. Ma pensarci prima?

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