OTELLO di William Shakespeare al Consorziale di Budrio

12 marzo, 2012

Martedì 13 e mercoledì 14 marzo 2012, al Teatro Consorziale di Budrio è di scena OTELLO, di William Shakespeare con Massimo Dapporto.
Diretta da Nanni Garella, la nuova versione di questa tragedia proposta dal Teatro Stabile di Bologna, vede Massimo Dapporto confrontarsi per la prima volta con il ruolo di Otello; sarà affiancato da Maurizio Donadoni nei panni di Iago. Attore e autore stimato e amato da pubblico e critica, Donadoni darà voce e corpo alla seducente perfidia che muove il malevolo Iago.

Figlia di Gabriele, Lucia Lavia, giovane e promettente attrice, interpreterà la bella Desdemona. Tre attori di razza, ad incarnare le passioni forti di cui vive il dramma shakespeariano.

LA STORIA
Otello, come Lear e Macbeth, è sceso nell’abisso, è giunto sino in fondo, ha vissuto l’esperienza umana della gelosia fino all’estremo. Shakespeare è l’unico autore, dopo i drammaturghi greci, che realizza tragedie vere, e Otello, nella storia teatrale è una delle poche vicende conosciute universalmente dal pubblico dall’età romantica in poi. Ancora oggi gli spettatori sono abituati a sentire i nomi di Iago, Desdemona, Otello, a legare ad essi un racconto di gelosia e di sangue e a restare avvinti dalle passioni che muovono i destini di quei personaggi. Conoscendo l’esito tragico della storia, oggi come allora, il pubblico continua a interrogarsi sulla fragilità della natura umana.

Un avamposto militare in un territorio di occupazione, la Repubblica veneta contro i Turchi, Occidente contro Oriente: una storia già vista, che ritorna e costruisce nella mente un immaginario di guerre, purtroppo, vicine e devastanti. E’ il 1603 quando Shakespeare scrive questa tragedia in cinque atti: Otello è un generale musulmano, al servizio della repubblica veneta, al quale è stato affidato il compito di comandare l’esercito veneziano contro i turchi nell’isola di Cipro. Iago, suo infido cavaliere, trama contro di lui: fa destituire il valoroso luogotenente Cassio e convince il Moro dell’infedeltà di Desdemona, sua moglie, colpevole di averlo tradito con Cassio. Amore, tradimento, morte: la strategia persuasiva del perfido Iago scatena nel generale una furia cieca, che lo porta a uccidere Desdemona nel letto nuziale, travolto dalla gelosia.
Per Otello il mondo è bello, gli uomini sono nobili, e giustificano la loro esistenza nella lealtà e nell’amore. Per Iago il mondo è abietto e volgare e gli uomini sono come animali, carogne che si divorano l’un l’altro. Da un lato c’è un’idea del mondo e della natura umana che volge lo sguardo alla convivenza, alla bellezza e all’armonia. Dall’altro la totale assenza, machiavellica, di ideologia, il pragmatismo empirico più spregiudicato.
Nell’Otello di Shakespeare alla fine nessuno ha la meglio, perdono tutti, i nobili e i malvagi: Desdemona, Emilia, Roderigo assassinati, Otello suicida, Iago travolto dai suoi stessi inganni e dalle sue trame scellerate. Tutti fanno scelte sbagliate.
In realtà, il mondo somiglia molto di più a come lo immagina Iago, ma anch’egli ne è travolto, come Riccardo III. Cosa resta, dopo gli assassini, i suicidi, il crollo della fiducia, della fedeltà e dell’amore? Probabilmente solo la notte buia, il cupo abisso in cui precipita a volte la mente umana. L’accesso di follia distruttiva e autodistruttiva, omicida e suicida, di Otello, nutrita dalla menzogna e dall’infamia di Iago e la dissoluzione di un mondo di valori, come famiglia, patria, amore, lealtà, coerenza morale.

OTELLO di William Shakespeare
Martedì 13 e mercoledì 14 marzo 2012, ore 21:00
Teatro Consorziale di Budrio (Bo)
Info: http://www.teatrodibudrio.com/

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