‘Sei una puttana’, 21enne aggredita verbalmente in centro a Budrio

12 gennaio, 2015

Non è la prima volta che succede e forse non sarà l’ultima. Per Francesca (nome di fantasia), giovane 21enne residente in paese, è una frustrazione tutte le volte che si trova a incrociare per strada le solite persone, abituate – dalla sua testimonianza – all’insulto. E’ successa di nuovo, poche sere fa in centro a Budrio, una aggressione verbale che l’ha costretta alla fuga. Ma stavolta ha deciso di raccontare tutto, con un post su Facebook e una denuncia dai Carabinieri.

IL RACCONTO DI FRANCESCA
Sono le 19:00 e Francesca sta rincasando dopo aver effettuato diverse commissioni in paese. Si trova in via Beroaldi, lungo i viali alberati che costeggiano la strada, quando incrocia due ragazzi sulla trentacinquina, di origine nordafricana. Uno dei due comincia a farle complimenti. “Come sei bella” – gli dice. “Sei sempre splendida” – ripete. Francesca li conosce già quei due. O meglio, non è la prima volta che deve trattenere l’imbarazzo di fronte ai loro complimenti, fatti per strada. Ma questa volta decide di rispondergli. Li guarda e gli dice “Ve li potete risparmiare”. Da quella frase partono gli insulti. “Sei una puttana, una stronza, una bastarda” – si infervora uno dei due, che – dal racconto della ragazza – avrebbe cominciato a urlare per strada e a inveire nei suoi confronti. La paura di Francesca comincia a farsi sentire. Tantoché a passo deciso scappa verso il centro di Budrio.
“Questi episodi – raccolta Francesca a Budrio Next – non ti fanno sentire sicura nell’uscire da sola. Come donna mi capita di avere paura quando passeggio in paese”.
In seguito all’ultimo increscioso fatto, Francesca ha fatto denuncia presso la stazione dei Carabinieri di Budrio, e ha scritto un post su Facebook per invitare coloro che si trovano nelle sue stesse condizioni a rivolgersi alle forze dell’ordine.

Facebooktwittergoogle_plusmail

Commenta via Facebook


58 Commenti


  1. Ma insomma “Francesca”, diamine…è la loro cultura! Il che prevede che lei arrossisca ed abbassi gli occhi. NON deve permettersi di rispondere a tono a chi erroneamente crede di essere un uomo.

  2. TROVO ASSURDO CHE UNA RAGAZZA NEL TARDO POMERIGGIO NON SIA LIBERA DI CAMMINARE PER LE VIE DI BUDRIO SENZA ESSERE MOLESTATA.
    NON POSSO ESPRIMERE CHIARAMENTE IL MIO PENSIERO LA PUBBLICAZIONE SAREBBE NEGATA TENGO LE IDEE PER ME POSSO SOLO DIRE ALIAS FRANCESCA CHE LE DICO CHE HA TUTTA LA MIA SOLIDARIETA’ NON POSSO AIUTARLA DIVERSAMENTE MA IO AVREI LA SOLUZIONE A QUESTO AFFRONTO.
    CORAGGIO FRANCESCA CERCA DI REAGIRE ANCHE SE E’ DURA E DIFFICILE, MA HAI ANCORA LA VITA DAVANTI A TE CERCA DI LASCIARE QUESTA SPIACEVOLE STORIA ALLE TUE SPALLE E CERCA IL SORRISO PER CONTINUARE NON SONO TUTTI COSI GLI UOMINI A BUDRIO QUANDO PUOI ESO IN COMPAGNIA MAI DA SOLA, TANTO SAI CHE QUESTI SIGNORI NON SONO PROCESSATI E NULL ALTRO PERCHE’ PER IL PM NON SUSSISTE REATO

  3. Brava, ben fatto.
    E’ chiaro che ai due nessuno ha ancora spiegato bene dove sono venuti a vivere (e questa è la parte manchevole da parte nostra, perchè oltre all’accoglienza servirebbe anche fare loro qualche disegnino), ci penseranno i Carabinieri.

    • Non sia sciocco a dire certe cose (bisogna fare l’accoglienza a quello che arrivano) non tutti sono così, sembrano parole cliché ma è’ sempre importante ripeterlo. Poi do pienamente ragione a chi lo accusa di non essere uomini però bisogna sempre prendere i casi singoli e non fare di un erba un fascio. Non è polemica ma semplice precisazione da cittadino italiano di origine marocchina.

      • Forse non mi sarò espresso al meglio, ma lei non ne ha azzeccata una… soprattutto poi se lo xenofobo che cita più sotto sarei io.

  4. Pietro Lupo Agnelli

    Può darsi che mi sbagli, ma vedo raramente per strada gli agenti della polizia municipale. Per strada, voglio dire in servizio a piedi, nel centro e, magari, anche in periferia e nelle frazioni. Come succedeva sino a non molti anni fa. A disposizione dei cittadini, non solo per le solite multe per divieto di sosta. O, forse, si può fare vigilanza anche per via telematica? Io credo che i cittadini li vogliano vedere gli agenti di polizia in carne ed ossa! O sbaglio?
    Perché le cose che danno realmente e quotidianamente fastidio ai cittadini, ed in particolare alle donne, sono quelle: i cialtroni che fanno commenti e avances sgradite, quelli che lasciano le cacche dei cani sui marciapiedi, quelli che fanno casino ad ogni ora, gli accattoni insistenti, quelli che buttano il rusco dove capita, insomma i maleducati assortiti.
    Con un poco più di vigilanza e prevenzione delle forze dell’ordine, penso che questi fastidi diminuirebbero e, con qualche sanzione pecuniaria (previste dalla legge), forse sarebbe meno impellente fare le multe a pioggia ai soliti automobilisti.

    • Bravo Pietro hai colpito nel segno. Il succo del discorso mi sa che sia proprio che con i delinquenti non si fa cassa, con gli onesti cittadini si!! Mi chiedo su questa strada dove stiamo andando????? E dove andiamo a finire????

    • Andrea Orso Pesci

      Ecco un’altra perla. A Budrio le forze dell’ordine fanno “multe a pioggia” agli automobilisti.

      • Pietro Lupo Agnelli

        La fretta e la frenesia di fuggire dal tema, molto serio, per dire la solita cosa insulsa, a difesa dell’amministrazione comunale, l’hanno fregata sig. Orso Pesci. La considerazione sulle multe a pioggia é generale e non per Budrio in particolare. Legga meglio e, magari, cerchi di capire il senso delle cose, senza cercare le cacchine di mosca. La matita blu e rossa la usi per i compiti dei suoi compagni di banco.

        • Già Pietro lupo agnelli, questo è un altro grosso problema.
          Che loro vivono in un mondo tutto loro e travisano la realtà, solo che di questo passo quando capiranno dove sta il bene e dove il male sarà troppo tardi!!

  5. Il problema di fondo in questo episodio rimane sempre e soltanto il rispetto per la donna, quale sia religione, razza o specie.

  6. purtroppo i carabinieri non potranno far loro capire che qui siamo in un altro paese,,non tutte per fortuna sono come le loro madri o le loro sorelle…
    certamente un fitto passaparola africano, costringerà la povera ragazza a uscire di casa solo accompagnata e ad essere sempre più vittima—
    non li abbiamo voluti …ma qualche cerebroleso mi vuole convincere che sono come noi!!!!

    • Ho già contestato un’altra persona per il commento al quanto superficiale e soprattutto pieno di xenofobia. Una domanda facile per lei. Perché io sarei diverso da lei?(io cittadino italiano e mulatto)

      • ma quale xenofobia…smettiamola con questa solfa.

      • sig,Larbi, qui nessuno è xenofobo…..casomai personalmente mi ritengo “stronzofobo”, nel senso che quei due si sono comportati da stronzi,e tali sarebbero anche se fossero budriesi da generazioni.
        Nel caso fossero suoi connazionali, se la prenda innanzitutto con loro, perchè il loro comportamento danneggia anche la brave persone come Lei.

      • Salve Sig. Larbi. Mi rattrista constatare che gli unici commenti rilevanti siano i suoi. In un momento storico come questo leggere certe frasi mi avvilisce immensamente. Se la può consolare io non mi ritengo diversa da lei in nessun modo ma mi dissocio nella maniera più assoluta dalla maggior parte delle persone che hanno commentato questo articolo.

  7. Lo scrissi qui già qualche tempo fa. Anche io mi sento in imbarazzo a passare per Piazza Filopanti verso sera o davanti la macelleria islamica di Via Garibaldi. Nullafacenti giovani adulti che ti squadrano senza ritegno, pronti a lanciarsi in apprezzamento o bisbigli irrispettosi. Capannelli di ragazzotti da 15 in su, che hanno trovato in due/tre punti di Budrio la loro casbah personale. Quello che mi fa veramente inviperire è che sono palesemente persone che non lavorano e non vanno a scuola ( meglio perchè conosciamo tutti la gang che ruba cellulari e scarpe sportive alle medie) ma tutti sfoggiano abbigliamento firmato e cellulari dell’ultima generazione. Come mai? Perchè questa gente non lavora o non va scuola? Perchè alla sera ci sono in giro solo loro? E’ normale, signor Sindaco, signori Assessori, signori Consiglieri, che nel nostro paese da qualche anno si debba aver timore a fare Via Marconi o attraversare Piazza Filopanti per andare a buttare l’umido? E’ normale che le ragazze che tornano da scuola con il treno facciano giri assurdi per non incrociare certi personaggi? ( so di due quindicenni seguite e molestate qualche mese fa in Via Marconi). Io posso anche capire la politica dell’accoglienza, che continuate a sbandierare come motivo di orgoglio, ma non vi accorgete che a parte poche famiglie è miseramente fallita? Non vedete lo spaccio in pieno centro, ai giardinetti, nel campo sportivo delle Creti? Ma ve le dobbiamo raccontare noi queste cose? Per cosa poi? Per un pugno di voti in più? Non mi venite a dire che volete bene a Budrio perchè vi rido in faccia: a voi non ve ne frega niente del paese, E se anche i carabinieri sanno, hanno le mani legati dalle leggi che quelli del vostro partito continuano a sostenere. Avete solo un modo per ridare al paese la sua dignità, per restituire alle donne la sicurezza di girare a tutte le ore per il paese da sole come è sempre stato: finitela di accogliere, sostenere, difendere, esaltare quella fascia degli immigrati che non si comportano bene: e voi sapete benissimo chi sono. E piantatela con le pagliacciate dell’8 marzo: le donne vogliono sicurezza, non convegni inutili, canti popolari o mostre d’arte. Investite in sicurezza, vogliate bene alle vostre donne. Non scherzate sulla sicurezza: sul rusco si può anche chiudere un occhio ma sulla libertà di muoversi nel proprio paese non troverete paladini: tutti hanno figlie, mogli, sorelle, fidanzate.

    • Pietro Lupo Agnelli

      Gentile Amelia, Lei ha colto in pieno quali sono i problemi e quali sono le non risposte, sino ad oggi, della pubblica amministrazione. Vediamo se il sindaco o qualche assessore Le risponderanno! In concreto eh! Non con le solite fumisterie.

    • Amelia, non poteva descrivere meglio il mio pensiero! Non oso immaginare, di questo passo, come sarà ridotta Budrio tra due/tre anni.

  8. Sono una cinquantenne budriese e nonostante non sia più una ragazzina, mi è capitato di essere oggetto di apprezzamenti pesanti da questi ragazzi molto più giovani di me. Capisco Francesca perché vi dico sinceramente che HO PAURA e non aggiungo altro…

  9. Nell’articolo si dice che “ha fatto denuncia” quindi, se capisco bene, ha sporto querela per ingiurie. Brava, massima solidarietà e simpatia e spero in una condanna esemplare. Consiglierei chi si dovesse trovare nella stessa situazione a registrare gli insulti e le offese, ci sono delle app per lo smartphone.

  10. Brava Amelia Sarti, peccato che le sue parole restino parole al vento. Contro l’ipocrisia di chi, il giorno della strage islamica di Parigi, non trova di meglio che farsi fotografare con dei fantomatici rappresentanti della comunita islamica, continuando ad ignorare che sulle strade di Budrio debba circolare una donna coperta dal burka, non ci sara mai nulla da fare.
    Ma vorrei che il nostro sindaco filo islamico ci chiarisca chi mai abbia eletto a propri rappresentanti i signori, certamente degni, che lo affiancano nella foto pubblicitaria. E da quando sono previste elezioni per comunità religiosa o dialetto conosciuto?
    A quando nuove notizie sui 12 sgraditi ospiti a cui continuiamo ad offrire vitto ed alloggio gratuito?

  11. io mi chiedo, se un Italiano va nella loro Nazione ed esprime commenti non graditi a una ragazza e la offende cosa succede?

  12. In Italia abbiamo tanti problemi perché i politici ce li creano…
    Se l’immigrazione fosse stata controllata in modo serio avremmo problemi di disoccupazione , di carceri sovraffollate, di sicurezza molto più gestibili.
    Ma i politici non restano senza lavoro perché un Ente inutile che li strapaga lo trovano sempre, non vanno in carcere neppure se rubano e non sono molestati per strada perché viaggiano -a spese nostre – con l’auto blu !!!

  13. ma quali carabinieri ci vorrebbe un gruppo a parte solo x queste cose,x far capire in che paese sono venuti ma invece gli lasciamo fare quello che vogliono…e prima o poi vorranno comandare…

  14. Pietro Lupo Agnelli

    Mi scusi Luca, un gruppo a parte di cosa?
    Piuttosto, ma forse mi é sfuggito, non ho ancora notato, né qui né altrove, una risposta concreta della amministrazione di Budrio al grave problema sollevato. I cittadini attendono fiduciosi(?)

  15. Signora Sara…me ne sono accorto che un limite (purtroppo)non ci sia…il suo post ne è la prova

  16. Signora Sara,
    il Signor Larbi ha espresso un concetto giusto quanto banale: non tutti sono così, ma non avevamo bisogno che ce lo scrivesse lui per saperlo. Al di là della forte emozione che l’episodio ha provocato, siamo tutti consapevoli che ci sono anche famiglie oneste e ragazzi educati e rispettosi, così come fra la gioventù budriese ci sono gran perdigiorno, cafoni e ignoranti.
    Piuttosto lei Sara, come donna, avrebbe potuto spendere due parole di solidarietà verso una ragazza violentata verbalmente da due imbecilli. Non limitarsi alla solita tiritera ‘siete tutti razzisti’: davvero il post meritava una sua presa di posizione più consona. Il problema dell’integrazione non passa dai ‘bla bla’ o ai ‘ ha ragione lui’ e neanche ‘siete tutti xenofobi’ . Questo non è affrontare una discussione ma glissare su problemi reali.

  17. Forse Sig.ra Amelia non ha letto bene il mio commento, ma soprattutto non ha letto quelli di altre persone. Onestamente in quanto (quasi) coetanea della ragazza e residente in centro mi impaurisce leggere commenti del tipo ” prima o poi vorranno comandare”, ” per ora sono in pochi”, “nessuno gli ha spiegato dove sono venuti a vivere”. Lei questi li trova commenti consoni? Consoni a cosa? Io ribadisco il mio pensiero: concetti come quello espresso dal Sig. Larbi non sono MAI banali se la risposta ad un articolo del genere sono i commenti sopra indicati. In quanto donna, in quanto residente a Budrio le posso dire che la mia “paura” nell’aggirarmi per le vie di Budrio non è direttamente proporzionale al colore della pelle di chi mi trovo di fronte. Se la mia le sembra una tiritera o se tutto quello che ha carpito è “ha ragione lui” me ne rammarico.

    • Per me sono consoni eccome.Se una persona non riesce a integrarsi(il che vuole dire adattarsi alle regole del paese che ti ospita,ma anche alle regole minime di educazione)sarebbe il caso che qualcuno provasse a spiegarglielo.E’ a questo che si attenevano i commenti che Lei tanto perentoriamente ha bollato…Ha preso fischi per fiaschi.Nessuno ha mai detto che la paura di girare per Budrio è legata alla presenza di persone di altro colore o razza…Ma nel caso specifico si commenta la cosa che ha casualmente come protagonista persone di altra cultura o razza

    • Sig.ra Sara, a Budrio ci sono circa 18.00 abitanti che con una dura vita di lavoro sono riusciti a creare una comunità mediamente agiata che come tutte le comunità è un poco spaventata quando comincia a veder arrivare persone con usi ed abitudini diversi dai propri. E’ umano, direi.
      Il primo dovere di chi amministra ogni comunità dovrebbe essere quello di fare in modo che il nuovo arrivato non sia trattato peggio di chi vive quì da sempre. Ma bisognerebbe prestare un sacco di attenzione a non passare dall’altra parte, come purtroppo troppe volte sta succedendo.
      Ora, detto per inciso, personalmente ritengo che il nuovo arrivato dovrebbe fare il possibile per integrarsi con la società in cui decide di crescere. Un vecchio detto dice: quando vai a Roma, comportati come i Romani.
      Le mancanze sia da parte delle nostre amministrazioni, e non intendo solo quelle di Budrio, sia da parte dei nuovi arrivati, direi che non sono poche. Il fatto che qualcuno abbia deciso di ospitare 12 ragazzi giovani e sani usando i nostri soldi solo per apparire ‘altruisti’ ha fatto … incavolare un poco di persone, ed io mi metto fra quelle.
      Chiarisco che per me i soldi hanno un significato diverso da quello che tanti considerano. Per me i soldi sono la somma dei sacrifici che ho dovuto fare per guadagnarli, non un mucchietto di biglietti di banca. Ora immagini che in una famiglia arrivi un estraneo e gli venga assegnata la camera migliore, il posto d’onore a tavola, e quando tutti partono per andare a lavorare a lui sia permesso rimanere a poltrire a letto e di non fare nulla durante tutto il giorno.
      Lei, si meraviglierebbe se ad un certo punto, i figli della coppia, dopo aver provato di far capire ai genitori che la situazione gli creava un certo disagio, se la comincino a prendere con l’ospite, diventato nel frattempo piuttosto sgradito?
      Bene. Io vedo girare per Budrio un arabo con la barba, vestito nel suo più tradizionale dei modi, e per di più seguito a debita distanza da una povera donna completamente coperta di un burka nero che non lascia scoperti neppure gli occhi e mi chiedo come sia possibile che i nostri amministratori non si preoccupino di sapere se quella donna sia libera o schiava? Vedo in continuazione, davanti a tutti i negozi di Budrio dei ragazzi giovani ed in perfetta salute che bighellonano chiedendo l’elemosina e mi chiedo da quando sia diventato possibile il libero accattonaggio e, di nuovo, come i nostri pubblici amministratori pensino di risolvere il problema? Vedo che mi continuano ad aumentare le tasse in maniera stratosferica e poi scopro che stiamo mantenendo un esercito di nullafacenti solo perchè arrivano da lontano ed hanno un colore della pelle diverso dal mio.
      Cavolo! Ma come si fa a non diventare ‘razzisti’ quando si spendono per un solo nullafacente nero più di quanto i nostri figli guadagnino andando a lavorare tutti i giorni?
      Il razzismo non sarebbe esistito se quagli ipocriti che ci governano, avessero chiesto a tutti gli stessi sacrifici, senza aumentare la nostra soma per regalare vacanze alla faccia nostra a chi non ha mai fatto nulla per meritarselo. Quanto potrà durare il nostro sistema sanitario se continueremo a permettere a tutti di venire quì a curarsi gratis solo perchè a casa loro non possono. Provi lei ad andare a curarsi in un qualsiasi Stato che non sia l’Italia e poi vedrà se lo faranno gratis.
      Il sindaco la smetta di farsi fotografare con una fantomatica comunità musulmana di Budrio, fatta però di soli uomini, e cominci ad impiegare più proficuamente il suo tempo per amministrare da buon padre di famiglia, e vedrà che di razzismo smetteremo di parlarne.

      • Il suo paragone con la famiglia calza perfettamente Aldo. Credo proprio che molti budriesi, soprattutto quelli che hanno perso il lavoro o non riescono a pagare mutuo e bollette, si sentano proprio così: figli di un Dio minore. Ripeto quanto ho detto nel primo post: questa amministrazione non vuole bene a Budrio e ai budriesi.

    • Signora Sara… perdoni l’ardire, ma non dovrebbe prendere il pezzo di frase che più le va bene per dare al suo pensare un gran bel puntello. Uno di questi pezzi e mio e se vorrà rimettergli intorno quel che ho scritto e rileggerlo con maggiore attenzione si accorgerà, come Larbi, d’aver preso un granchio.

    • Sara, lei ha tutta la mia stima e comprensione, ma non se la prenda con questi, mi creda non ne vale proprio la pena.

  18. Gentile Sara, vedo che proprio non ci capiamo e mi dispiace perchè i suoi interventi sono pacati. Il Signor Larbi è entrato nella discussione nel modo sbagliato, dicendo che le persone sono xenofobe, che si fa di tutta l’erba un fascio e via di seguito. A me non sembra che qui si siano fatte questo tipo di considerazioni. Dovrebbe leggere un gruppo budriese su Fb per capire cosa significa veramente xenofobia. Quello che condanno è l’ennesima riprova che si sia una mancanza di dialogo fra le due mentalità. Quello che è accaduto alla ragazza del post iniziale, ed è successo anche ad altre e anche a donne adulte, è qualcosa che denota un disagio forte, che potrebbe degenerare con qualche testa calda. Quindi, e spero mi capirà, non mi basta la foto del Sindaco con i musulmani “buoni”, non mi basta che il Signr Larbi affermi, e gli credo, ” io non sono così”: ci deve essere una risposta forte, una risposta pubblica, magari su questo blog che è molto letto, per condannare il comportamento di questi individui. E le posso assicurare che sanno tutti, per prima la comunità musulmana, di chi si sta parlando. Quindi, Sara e Signor Larbi, non spostate il problema generalizzando, su interventi più o meno coloriti. Sarebbe stato molto apprezzato, Signor Larbi, che lei dicesse che un buon musulmano non si ubriaca, non spaccia, non inopportuna le ragazze : che il vostro credo non tollera questa devianze, che la comunità si prenderà in carico il problema per dare segno di voler contribuire ad una civile convivenza. Questa è una risposta sensata anche agli interventi più esasperati. Fino a che non ci sarà , ma questo è un problema su scala mondiale, una presa di posizione della comunità musulmana civile, nei confronti di chi delinque – a vari livelli – la comunità sarà sempre malvista e poco tollerata. Se io camminando per strada fossi consapevole che la maggior parte degli arabi che incrocio fanno parte di questa corrente di pensiero positivo, forse mi sentire più propensa a non pensare male, a non avere paura. Spero di essermi spiegata.

    • Pietro Lupo Agnelli

      Lei si é spiegata benissimo Sig.ra Amelia. Il problema é che gli immigrati che vengono in Italia capiscono al volo che, in tema di legalità, qui si é molto larghi di manica, e che fare sempre del vittimismo, paga, eccome se paga!
      Basta superare di poco il confine con la vicina Svizzera, per cogliere al volo la differenza.

    • Bellissimo intervento. Chapeau. Brava.
      Conoscersi è il passo fondamentale per cancellare la paura. Paura che sempre attanaglia l’uomo quando ha di fronte qualcosa che non conosce.
      Se poi di ciò che non si conosce si vede solo il peggio, allora è la fine.
      Come ho già scritto sopra, noi dobbiamo metterne del nostro perchè non tutto a mio avviso è stato fatto, loro anche.
      Perchè siamo Cittadini della Terra, non altro.

  19. Ed aggiungo un’altra considerazione. La comunità musulmana a Budrio è unita, lo abbiamo visto quando è stata uccisa la Signora Jamila come sono stati in grado di fondersi insieme alla nostra comunità per condannare il gesto di prevaricazione di un marito violento. Perchè non dare un segnale forte e fare un simile manifestazione di solidarietà? Se no diventa come quando il PCI diceva, a voce, che le Brigate rosse erano da condannare anche se riconducibili ad una fascia più estrema del partito. Abbiamo visto tutti come gli è scappata di mano la situazione. Possono sembrare esempi esasperati ma la dinamica è la stessa. Non parliamo di una comunità piccola ma del 10 per cento della popolazione budriese.

    • La sua visione storica delle vicende italiane è alquanto confusa….

      • Signor Sonose Miserio. Come deve essere triste intervenire a comando con un nick così ridicolo…Mi spiace veramente che le abbiamo affidato questo compito. La mia visione sarà anche confusa ma, vede, almeno io ho il coraggio di intervenire con nome e cognome. Forse non dirò verità assolute ma cerco di dare un contributo onesto al dibattito mente lei, dopo la telefonata del partito, entra a gamba tesa senza portare nessuna reale opinione.

        Circa la mia ‘confusione’ sulle vicende politiche italiane, le posto due dichiarazioni , che lei stesso o stessa con poca fatica potrà ritrovare in rete su quanto riconobbero alcuni leader del PCI in merito alle BR.

        ” Giorgio Amendola nel 1979.
        «L’errore iniziale compiuto dal sindacato è stato quello di non denunciare immediatamente il primo atto di violenza teppistica compiuto in fabbrica, come quello compiuto nelle scuole. L’errore dei comunisti è stato quello di non aver criticato apertamente, fin dal primo momento, questo comportamento, per un’accettazione supina dell’autonomia sindacale e per non estraniarsi dai cosiddetti movimenti».

        Disse invece, onestamente, Piero Fassino
        «a volte, le nostre intenzioni erano confuse. Mentre alcuni compagni pensavano a una congiura di forze reazionarie, in altri la condanna del terrorismo era, come dire?, soltanto tattica. Secondo questi ultimi compagni, il terrorista sbagliava unicamente perché la forma di lotta che aveva scelto era “controproducente” e faceva il gioco del padrone.
        Mancava in molti di noi un giudizio negativo della violenza, da rifiutare sempre, in sé e per sé. E c’erano anche, guai a non riconoscerlo!, gruppi sia pure isolati di nostri compagni che dicevano di certe vittime: “Gli sta bene!”. Accadde, ad esempio, per il sequestro Amerio. Quest’ultima posizione si espresse nella formula: “I terroristi sono compagni che sbagliano”. Lo slogan imperversò per un paio d’anni, fino al 1977, contrapponendosi alla tesi della congiura».

        Quindi, caro Sonose Miserio, posso ammettere che il paragone fra le due situazioni può essere, come dire, un po’ tirato per i capelli, ma in quanto a conoscenza storica, scenda dal piedistallo e torni un attimo a scuola prima di parlare .

        ps. ho la sensazione che lei sia tremendamente giovane…

        • Pietro Lupo Agnelli

          Gentile Signora Amelia, condivido tutto quello che Lei ha scritto, di un periodo che io ho vissuto e ricordo molto bene, però non é detto che Semiserio sia giovane. Semplicemente ha una memoria un po’ confusa…..dalle direttive del partito. E’ difficile ammettere gli errori, tanto più quando sono grandi.

      • Stucchevole.

  20. in nome del “politically correct”, si arriverà persino giustificare gli insulti maschilisti e misogini che “Francesca” ha dovuto subire?
    Siamo al delirio (ideologico)

  21. Pietro Lupo Agnelli

    Capisco la generosità e l’idealismo di Sara. Anche la sua ingenuità.
    Purtroppo però la realtà non consente fughe nei sogni, se non a rischio di cadute rovinose.
    Riporto una opinione di Montesquieu, uno dei più grandi pensatori dell’Illuminismo. (1689-1755)
    “I profeti cristiani, che si segnalarono per la loro umiltà, stabilirono ovunque l’uguaglianza. Maometto, che visse nella gloria, stabilì ovunque la sottomissione.
    Dopo che la sua religione fu portata in Asia, Africa ed Europa, si crearono prigioni. Metà del mondo s’eclissò. Si videro soltanto inferriate e chiavistelli. Tutto si velò di nero nell’universo, e il bel sesso, sepolto insieme coi suoi incanti, pianse ovunque la propria libertà. ”
    In gran parte del mondo musulmano, le cose stanno ancora così. Le donne sono private da quelli che noi definiamo diritti fondamentali della persona. Con tutte le conseguenze che ne derivano.
    Non é questione di colore della pelle, ma di cultura diversa, sì.
    Sarà meglio che ci teniamo ben stretta la nostra e la difendiamo seriamente.

    • Era forse Montesquieu uno xenofobo-razzista-leghista della prima ora? Perchè è questo che si sarebbe sentito dire dai finti-benpensanti che ragionano sulla scia degli editoriali che leggono ( se e quando, leggono). Comne fosse vietato parlare e confrontarsi su certio argomenti, nel tenattivo di capire.
      Come è vero anche, per citare il sig, Garbuio, che “spesso di ciò che non si conosce si vede solo il peggio”…ma ciò non dipende da noi ma dalla tempesta di pseudo-informazione che quotidianamente dobbiamo sorbirci…dove le brave persone di altre culture e/o religioni NON fanno notizia, e vivono inosservate dai media, mentre i protagonisti della cronaca nera spesso diventano star dei talk-show

  22. Pietro Lupo Agnelli

    Allegria!!!! E’ riapparso il Grande Censore, quello che dà le patenti di intelligenza e di ignoranza, di cultura e di incultura.
    Ne sentivamo la mancanza! Parlo di Sonose Miserio. Of course.

  23. Cara Francesca, continui a camminare a testa alta! Ha fatto bene a denunciarli! Io farò altrettanto tutte le volte che vedrò alla COOP o altro centro commerciale una donna con il burka che copra il volto! La Legge Italiana non lo consente ed è ora che le forze dell’ordine inizino a far applicare questo principio!!!

    • Il nostro ordinamento consente che una persona indossi il velo per motivi religiosi o culturali; le esigenze di pubblica sicurezza sono soddisfatte dal divieto di utilizzo in occasione di manifestazioni e dall’obbligo per tali persone di sottoporsi all’identificazione e alla rimozione del velo, ove necessario

  24. L’articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152 dice:

    È vietato l’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo.

    • Coloro che si oppongono alla libera circolazione di donne con il viso velato si appellano al vigente Codice penale e alla Legge 152/1975 (e successiva Legge 155/2005) relativa alle norme di Pubblica Sicurezza, il cui art. 5 recita: “È vietato l’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo. È in ogni caso vietato l’uso predetto in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico, tranne quelle di carattere sportivo che tale uso comportino.”

      Sulla interpretazione della clausola “senza giustificato motivo” si è già espresso il Consiglio di Stato, che ha ritenuto la matrice religiosa e/o culturale un giustificato motivo per poter circolare indossando un niqab, un burqa, o un altro tipo di velo islamico che ricopra il viso.

  25. Per quanto riguarda le forme di abbigliamento che non coprono interamente la persona, la Circolare del Ministero dell’Interno n. 4/95 del 14 marzo 1995 autorizza l’uso del copricapo nelle fotografie destinate alle carte di identità, e la Circolare del 14 luglio 2000 dello stesso Ministero precisa che il turbante, il chador e il velo, imposti da motivi religiosi “sono parte integrante degli indumenti abituali e concorrono, nel loro insieme, ad identificare chi li indossa, naturalmente purché si mantenga il viso scoperto”.

Lascia un commento


Il tuo commento sarà pubblicato al più presto una volta sottoposto a moderazione. I campi contrassegnati con * sono obbligatori.