Furto al Bar Giada di Budrio, individuati i responsabili. Una budriese incastrata dal suo telefonino

29 gennaio, 2016

Vi ricordate il furto al bar Giada di Budrio? Nella notte del 18 febbraio dell’anno scorso, un camion di rapinatori buttò giù la serranda del locale per portare via le slot machine e il loro incasso. La mattina dopo l’immagine del muro sfondato e della saracinesca sventrata fecero il giro del web sui profili social dei budriesi. Ora i Carabinieri di Budrio sono riusciti a individuare i responsabili: 3 rumeni uno dei quali residente a Budrio.

INCASTRATA DAL SUO TELEFONINO, NEI GUAI UNA 34ENNE RESIDENTE A BUDRIO
Ieri mattina, i Carabinieri della Stazione di Budrio hanno eseguito un decreto di perquisizione nei confronti di tre rumeni specializzati nei reati contro il patrimonio. Si tratta di un 25enne di Molinella, un 28enne di Bologna e una 34enne di Budrio, che qualche settimana fa erano stati denunciati per furto aggravato in concorso a seguito dei fatti accaduti il 18 febbraio 2015 ai danni del Bar Giada di Budrio. Il locale era stato devastato dalla furia criminale del gruppo, con lo scopo di impossessarsi di sei videopoker e un cambiamonete. A seguito dell’avvio delle indagini, la dottoressa Laura Sola della Procura della Repubblica di Bologna ha disposto la perquisizione delle abitazioni dei tre rumeni, azione che ha permesso il ritrovamento, nell’abitazione della 34enne, di una sim card relativa a un numero di cellulare che era emerso nel corso delle indagini. Gli indagati sono stati denunciati dalle forze dell’ordine anche per altri furti: in un’abitazione situata a San Lazzaro di Savena, nell’azienda Culligan di Cadriano e al Circolo Arci situato in via Cesare Battisti a Castenaso. Nei confronti del 28enne, che da un mese si trova recluso nel carcere di Bologna, poiché arrestato per concorso in furto di videopoker, la perquisizione ha dato esito negativo, mentre nei confronti del 25enne non è stata eseguita perché lo stesso è irreperibile.

Le prime foto scattate da Maria Grazia Senerchia la mattina dopo il furto.

Facebooktwittergoogle_plusmail

Commenta via Facebook


2 Commenti


  1. Tre rumeni? E chi l’avrebbe mai pensato?

  2. “specializzati nei reati contro il patrimonio”, roba da segnare nel curriculum con le dovute referenze.

Lascia un commento


Il tuo commento sarà pubblicato al più presto una volta sottoposto a moderazione. I campi contrassegnati con * sono obbligatori.