Cade dalla ciclabile, un altro incidente in via Gramsci a Budrio

29 giugno, 2016

Sembra non finire la serie di incidenti sulla nuova pista ciclabile di via Gramsci. Ieri mattina l’ennesimo episodio di cronaca ha avuto come vittima un anziano budriese che stava percorrendo in bici il nuovo tratto. L’uomo è caduto nel punto davanti alla Cartolibreria Tentazioni, prima di colpire il cordolo della ciclabile con il costato ed essere trasportato via con l’ambulanza. Ora sembra che l’Amministrazione voglia intervenire verniciando il cordolo per renderlo più visibile.

L’INCIDENTE
E’ successo ieri mattina poco prima delle 11. L’uomo stava percorrendo in bicicletta la ciclabile in direzione centro, quando ha incrociato una donna con le buste della spesa in mano. L’esitazione nel superarla è stato il possibile motivo che ha determinato la caduta dell’uomo, che ha sbattuto il costato proprio sul cordolo della pista, finendo sulla carreggiata stradale (foto, sotto). Sul posto sono intervenuti alcuni cittadini che l’hanno invitato l’uomo a non alzarsi in attesa dei soccorsi. Dapprima è arrivata l’auto medica che poi ha chiamato l’ambulanza per trasportare via l’uomo, viste le condizioni dolorose in cui versava.

QUEL CORDOLO MALEDETTO. DOPO I CATARIFRANGENTI SI PENSA ALLA VERNICIATURA COLORATA
Sembra una barzelletta – anche se c’è poco da ridere – ma la maggioranza degli incidenti sono capitati proprio nel medesimo punto. Il colpevole è sempre quel cordolo che si trova dinnanzi alla Cartolibreria Tentazioni dove, con dinamiche diverse, sono stati soccorsi ciclisti e pedoni. Il primo incidente avvenne proprio il giorno dell’inaugurazione, poi si sono susseguite altre cadute, fino all’episodio della scorsa settimana e a quello di ieri, tanto che nei giorni scorsi l’amministrazione comunale è intervenuta apponendo sul lato del cordolo (proprio in quel punto maledetto) diversi segnali catarifrangenti (foto, sotto), probabilmente troppo poco visibili. Ecco perchè in questi giorni sembrerebbe che il Sindaco stia valutando la possibilità di verniciare il tratto con un colore segnaletico, proprio come chiesto a gran voce in queste settimane. Il capogruppo di NOI per Budrio Maurizio Mazzanti è tornato a tuonare sulla vicenda: “Lo vogliono capire il Sindaco e il dirigente dell’Ufficio Tecnico che la pista ciclabile di Via Gramsci, oltre che essere inutile è pericolosa?” – ha detto. “Pensare che sarebbero bastati due catarifrangenti è un’offesa al buon senso. Il Comune deve prendersi la responsabilità dei suoi progetti. Quella pista – ha continuato – va messa in sicurezza. Il come non spetta ai cittadini ma a chi viene pagato per questo. Ma fare finta che il problema non esista è da irresponsabili”.

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14 Commenti


  1. L’intenzione annunciata era quella di mettere in sicurezza ciclisti e pedoni, peraltro in una strada in cui di incidenti non se ne vedevano dall’ultima volta in cui il Bologna vinse lo scudetto. Se questo e’ il risultato, allora per l’amor di Dio che non si faccia più niente per mettere in sicurezza una qualsivoglia cosa (ricordate la “messa in sicurezza” della Step, poi messa in liquidazione ?). Perché qui in 4 anni abbiamo sentito molte chiacchiere e visto molti distintivi, ma se andiamo a stringere mi pare sia stato un quadriennio con rarissime luci e moltissime ombre.

  2. ma VERAMENTE qualcuno pensa che un po’ di vernice al cordolo possa risolvere il problema della sua pericolosità? Siamo alla farsa, ma purtroppo tragica.
    E AMMETTERE che è stata fatta una cazzata no? Si parla tanto, spesso a sproposito di “barriere architettoniche” …e questa non lo è? O si fa finta di non sapere che viviamo in una società con maggioranza di ANZIANI che meriterebbero maggiori attenzioni? Prevenire è sempre meglio che curare, ma in questo caso è stato fatto un lavoro SBAGLIATO, ma nessuno lo ammetterà mai…aspettiamo il morto? Nel caso commentato non mancava poi tanto: bastava che transitasse un’auto mentre l’anziano cadeva sulla carreggiata.
    Punto 2: cosa ci faceva la signora con le borse della spesa sulla CICLABILE anzichè camminare nella parte riservata ai pedoni? Magari i solerti “ausiliari del traffico” potrebbero essere temporaneamente distolti dal multare a tradimento le auto in sosta, e messi in via Gramsci ad “educare” pedoni e ciclisti.

  3. Ho avuto di straforo i filmati delle telecamere del piazzale della Gioventù che sono riuscite a riprendere tutto nei minimi particolari. Negli ultimi decimi di secondo prima dell’impatto si vede il malcapitato che a 10 nanometri prima del contatto con il cordolo tenta di appoggiarsi ai catacosi. Non riuscendovi perché troppo poco sporgenti, tentava quindi, a 2 nanometri dal cordolo, di usare le ragnatele sparate dai polsi sull’asfalto ma purtroppo, a causa della rugosità di quest’ultimo, queste non facevano presa. Si, una bella mano di vernice che liscerà il tutto è la Soluzione: le ragnatele li fanno presa…. per ‘sto….
    Siamo in piena politichetta partitica: se tutti diciamo che la crisi non esiste, questa sparisce!

  4. Non vedo approvato il link al mio commento del 2 Aprile scorso dove, Cassandra balorda che sono, nel primo articolo in merito avevo proprio esposto questo eventualità.
    E già che ci sono volevo anche mandare un caro saluto a Lorenzo_il_Fenomeno.

  5. L’ho già detto la settimana scorsa: “che si fa? Aspettiamo il morto?”
    BISOGNA ripristinare la strada come era prima dei lavori, costi quello che costi.
    La salute e l’incolumità della gente non hanno prezzo.

  6. Considerando quanto ci è costata, inoltre non è nemmeno sicura! Mi piacerebbe proprio sapere chi ha firmato il progetto!!! Bisognerebbe responsabilizzare i tecnici che hanno dato l’ok per fare una porcheria del genere, risarcendo i danni di tasca loro!!

    • Gentile Gloria, chi ha firmato il progetto? Proviamo ad indovinare: il sidaco? il responsabile dell’ufficio tecnico? l’assessore? O….. forse tutti e tre?

  7. LOL!

    HANNO VERNICIATO IL CORDOLO!

    LOL & STRA-LOL!

    ….urge un cambio di alimentazione…

    Letta in giro ed assolutamente necessaria: PierinEXIT!

  8. Vorrei precisare come si è svolto l’incidente di martedì.
    Io sono “quella donna” con le borse della spesa in mano che, secondo Robertone, camminava sulla ciclabile. Mi dispiace per chi ha scritto quel commento, ma “quella donna” non era a piedi, bensì in bicicletta (con le borse attaccate al manubrio) ed ha visto bene quel signore avanzare molto spostato verso il cordolo della ciclabile, tanto che, per lasciargli il maggior spazio possibile si è spostata tutta sulla destra, fregandosi il gomito contro l’albero. Quel signore non aveva perciò alcun ostacolo davanti a se; la colpa è stata esclusivamente della “maledetta ciclabilina” che gli ha causato, come già a tanti altri cittadini la propria caduta.
    E poichè mi è data l’opportunità di esprimere il mio parere, vorrei aggiungere altro.
    “Quella donna” abita in via Zanardi. Ogni volta che esce in macchina per immettersi sulla via Gramsci ha la visuale azzerata dalle macchine che sostano nel parcheggio di nuovo allestimento, situato fino all’ingresso di via Zanardi.
    Spero non capiti a “quella donna” il botto che prima o poi, inevitabilmente dovremo sentire.

    • Buongiorno Sig.ra Poli,
      Budrio è piena di incroci dove la visuale è azzerata o quasi dalle auto parcheggiate ahimè sulle strisce bianche!
      Per l’amministrazione comunale basta rispettare i 7 metri dall’incrocio,poi se non si vede una mazza poco importa!

  9. “quella donna” non me ne voglia: leggendo l’articolo sembrava che Lei fosse a piedi e con le borse della spesa.

  10. Ufficio Stampa Comune di Roncofritto

    Riceviamo e pubblichiamo : “Spettle assessoressa alle pari opportunita’ stradali di Budrio, noi, esclusi i presenti e particolarmente io, non siamo qui a fargli perdergli del tempo, perche’ sappiamo che lei ci ha un calendario piuttosto impegnativo, e la foto di Marzo ci e’ piaciuta tantissimo. Per questo veniamo a lei con questa mia porgendole. Ci scusi : ma perche’ avete cosato quella biciclettabile li’, per quanto riguarda ? Se casca un altro vecchietto finisce che ci mettete in ginocchio, mentre in ginocchio ci vedrei meglio lei. Pero’ basta piangere sul latte macchiato : faccia una delibera adox per cosare targhe subalterne a mesi bisestili e viceversa. Perche’ noi a un certo punto ci siam detti, eccetera. E allora il Comune deve dare il presempio, perche’ abbiamo il dovere di cosarli questi ciclisti, anche con stormi di bilancio a sfondo perduto. Ci sarei anche grato se riaprisse il Dancing Sirenella, perche’ li’ da voi alla sera oltre a vedere la gente imbalzarsi sulle biciclettabili non c’e’ poi molto da fare. Letto firmato e sottoscritto. “

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