Lo scontro al mercato tra Pierini e Fiamma Nazionale: “Li denuncio se continuano a dire che a Vedrana c’e’ la tubercolosi” [VIDEO]

17 ottobre, 2016

mercatolite2“Se continuate a dire che a Vedrana c’è la tubercolosi vi denuncio”. Parole del sindaco Giulio Pierini che martedì scorso è stato protagonista di uno scontro verbale al mercato di Budrio con i militanti di Fiamma Nazionale, che stavano facendo un banchetto. “Non ho mai detto questo – ha risposto la responsabile budriese Selene Ticchi D’Urso – ma chiedo che il Sindaco ci dimostri che non sono ammalati, visto che ci sono stati casi anche a Bologna”.

LO SCONTRO AL MERCATO
Questa volta il Sindaco di Budrio e Selene Ticchi D’Urso sono arrivati direttamente allo scontro verbale, dopo che poco meno di un anno fa Pierini aveva solo sfiorato l’incontro con i nazionalisti scesi in piazza a Mezzolara. Ancora una volta l’oggetto della discussione è lo stesso: i migranti ospitati nel nostro territorio, per ultimi i 30 ragazzi dai 15 ai 17 anni accolti dallo scorso mese nella frazione di Vedrana. Ma nello specifico la lite si è spostata sulla questione della tubercolosi, per la quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha nei giorni scorsi reso noto un report dai tratti ben poco felici, nel quale rileva che nel nostro Paese si registrano oltre 10 casi al giorno, che colpiscono per il 50% i cittadini stranieri. “Dovete smetterla di dire che a Vedrana c’è la tubercolosi, altrimenti vi denuncio alle autorità competenti, perché questo è un reato di procurato allarme” – ha detto il Sindaco avvicinandosi al banchetto dei nazionalisti, che stavano propagandando la loro contrarietà alla Riforma della Costituzione. Ne è nata una discussione di pochi minuti che vi proponiamo nel video qui a seguito. “Non ho mai detto questo – ha spiegato Ticchi D’Urso – ho solo detto che ci sono casi di tubercolosi a Bologna. Visto che arriva gente dopo aver passato solamente 5 giorni a Lampedusa”.”Può essere arrivato qualcuno ammalato, ma non c’è mai stato alcun caso di diffusione della malattia” – ha detto il Sindaco, che poi ha rimarcato: “Vi denuncio”. “Ci vediamo in tribunale” ha risposto la responsabile di Fiamma Nazionale.


PIERINI: “NESSUN RISCHIO SANITARIO, SOLO UN ATTEGGIAMENTO RAZZISTA DA PARTE DEI NEONAZISTI”
Il Sindaco Pierini ci ha poi raccontato la sua versione dei fatti. “Più persone mi hanno riportato la notizia che al banchetto dei neonazisti veniva diffusa la notizia che a Vedrana ci sarebbe la tubercolosi. Siccome è spudoratamente falso e razzista li ho invitati a smetterla. Non è vero che i ragazzi ospitati sono arrivati a Vedrana dopo pochi giorni dal loro sbarco, perché le cose rispetto all’inizio sono cambiate. Sono rimasti 20 giorni a Reggio Calabria, ma anche se fossero arrivati da 24 ore non ci sarebbe stato nessun rischio dal punto di vista sanitario. Questo è un atteggiamento razzista e strumentale di chi vuole cavalcare una situazione, e viene fatto diffondendo allarmi. E farlo è un reato”. Il Sindaco ha poi mostrato soddisfazione sul fatto che “quotidianamente vengono in Comune persone che chiedono di poter svolgere attività di volontariato nelle iniziative di integrazione”.

TICCHI D’URSO (FIAMMA NAZ.): “IL SINDACO CI DIMOSTRI CHE NON SONO AMMALATI”
“Non è assolutamente vero che stiamo dicendo in giro che a Vedrana si è diffusa la tubercolosi – ci ha detto Selene Ticchi D’Urso, dopo la lite con Pierini. “Stiamo solo dicendo che ci sono stati dei casi di tubercolosi in Italia, un ultimo anche a Bologna. Vorremmo sapere se i migranti che sono arrivati nel nostro territorio sono malati, e se il Sindaco è tanto sicuro che non lo sono dovrebbe dimostrarlo con i referti. E’ strano che tutti questi ragazzi che arrivano in Italia siano in perfetta salute – ha detto ancora – visto che dovrebbero arrivare da zone dove ci sono conflitti. Democrazia significa comprendere i problemi di tutti e cercare soluzioni: chi non vuole discutere contribuisce ad aumentare i problemi. Il problema non sono gli immigrati – ha concluso – ma sono le idee vecchie ancora oggi residenti in Italia”.

TUBERCOLOSI, I DATI IN ITALIA
Dopo due anni in cui l’Italia non forniva i dati sui casi al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie di Stoccolma finalmente c’è una cifra con i casi notificati: 3769 (10 casi al giorno), 120 di Tbc multiresistente. Il 50% dei pazienti è italiano, in gran parte anziani, e il 50% straniero. “C’è anche il caso di un bambino a Bologna – ricorda da Ginevra Mario Raviglione, direttore del Global Tb Program,- curato con successo con un mix di nuovi farmaci”. Le stime sulla mortalità in Italia parlano di oltre 350 l’anno, un decesso ogni giorno: non è poco, comunque. Pochi giorni fa, sull’argomento, è intervenuto anche il presidente della Società Italiana di Pneumologia. “Negli ultimi 10 anni – spiega Francesco Blasi – l’incidenza della tubercolosi in Italia è rimasta sostanzialmente stabile, con un graduale aumento della quota relativa a pazienti nati all’estero che ha compensato la progressiva riduzione dei casi italiani”. Secondo Blasi, gli italiani “non stanno andando incontro a un più alto rischio di ammalarsi a causa dell’ondata migratoria, ma certo i migranti pongono una questione di sanità pubblica ineludibile, una domanda di salute cui è doveroso rispondere per tutelare i loro diritti e per proteggere tutta la popolazione”.

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1 commento


  1. Giusto sapere lo stato di salute di questi ragazzi,giusto non strumentalizzare la questione,il batterio della TBC ha un basso potere
    infettivo all’aria aperta,se cosi non fosse girando per strade affollate, ci saremmo TUTTI ammalati di TBC…
    Nei nosocomi e/o locali chiusi il rischio cresce….

    Saluti

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