L’Autoscuola Massarenti, dove molti budriesi hanno conseguito la patente

21 febbraio, 2017

massarentiscuola2Per oltre 50 anni l’Autoscuola Massarenti ha rappresentato il punto di riferimento per i budriesi che volevano prendere la patente. La Scuola Guida di via Donati, aperta nel 1942, fu la settima della Provincia di Bologna e la 216esima a livello nazionale.
La storia dell’Autoscuola parla di cambiamenti sociali – da quando guidare una macchina era una vera rarità – e riporta alla mente le vicende della famiglia Massarenti: Ermete, il fondatore, Teresa, una delle prima dieci donne in Italia ad ottenere la licenza di Insegnante e Istruttrice, Adolfero ed Ettore, sempre presenti ed appassionati.

PRENDERE LA PATENTE
In un periodo importante per la storia italiana, la possibilità di prendere la patente ha rappresentato una conquista sociale. Nel Secondo Dopoguerra, quando l’analfabetismo era ancora una realtà molto diffusa e quando il ruolo della donna era ancora indiscutibilmente subalterno rispetto ad una cultura maschilista, si consolida l’attività dell’Autoscuola Massarenti, nata ufficialmente nel 1942.
Ermete – il fondatore – avvia la settima Scuola Guida della Provincia di Bologna e la 216esima a livello nazionale. Nel corso di oltre mezzo secolo di storia sono mutati i nomi delle varie patenti ed è cambiato il codice della strada, ma è rimasta intatta la volontà dei vari componenti dell’Autoscuola Massarenti di trasmettere il miglior insegnamento, andando incontro alle esigenze di tutti gli individui. Dagli anni ’40 e ’50, in cui prendere la patente era un vero evento – celebrato con feste e ricordato come uno dei giorni più gratificanti dell’intera esistenza –, agli anni ’60 che hanno visto la presenza di molte donne al volante, fino ai decenni successivi, segnati dall’enorme diffusione di macchine, dalla rivoluzione dei ritmi quotidiani e di conseguenza dalla crescita esponenziale del numero di patentati.
Quando l’Autoscuola, nel 1994, ha chiuso definitivamente era trascorso oltre mezzo secolo dalla nascita e sembravano lontani i tempi in cui Ermete cominciava la propria giornata lavorativa alle 4 di mattina, per permettere anche a chi svolgeva le attività nei campi di seguire le lezioni di teoria e di fare pratica guidando. Per le strade di Budrio si poteva vedere una macchina aggirarsi già prima dell’alba. L’impegno di Ermete è sempre stato il punto di riferimento per i figli, che hanno raccolto il suo testimone, non dimenticando mai l’importanza di mettersi al servizio delle persone, tendendo una mano alle varie esigenze individuali.

ERMETE E L’INIZIO DELL’ATTIVITÀ
Ermete nasce a Minerbio il 6 dicembre 1899 ed entra a far parte di una famiglia molto numerosa. All’inizio del ‘900 i Massarenti si trasferiscono a Bagnarola, dove il padre Ettore prosegue la propria attività di fabbro. Ermete – concluse le scuole elementari – affianca il genitore e i fratelli per parecchi anni. Al ragazzo non manca certo l’intraprendenza e, dopo il matrimonio con Benilde Bovoli, decide di trasferirsi a Budrio, dove inizia a vendere macchine da cucire della Singer. Per quattro anni Ermete si impegna anche come meccanico di biciclette. Il 1934 è il momento decisivo: Massarenti sviluppa una grande passione per le automobili, che lo porta ad immaginare l’apertura di un Servizio di Noleggio Auto. Nello stesso anno prende la patente all’Autoscuola Bassini di Bologna ed avvia l’attività. La prima macchina acquistata è una Balilla a 3 marce, con cui Ermete accompagna i budriesi in qualsiasi luogo. La Scuola Guida nasce nel 1942 e si affianca al Servizio Noleggio Auto e Moto.
La IIª Guerra Mondiale stravolge la quotidianità: Massarenti decide di prendere il posto di uno dei fratelli – impegnato come militare – all’interno dell’azienda che gestisce la luce elettrica a Budrio, consentendo così al parente di riprendere l’occupazione dopo il 25 aprile 1945. Durante il Conflitto, Ermete tenta di continuare a svolgere il suo servizio di autista, assicurando la possibilità di muoversi a molti budriesi. L’attività prosegue fino al giorno in cui il fondatore dell’Autoscuola si trova su una strada di campagna vicino a Budrio: l’8 settembre 1943 è già passato e i bombardamenti non sono più una novità. La Balilla attira l’attenzione di un aereo tedesco, che scende in picchiata e comincia a sparare. Ermete riesce ad aprire uno sportello e a rifugiarsi in un fossato: quando rialza la testa, ritrova la sua automobile crivellata dai colpi della mitragliatrice.

52 ANNI DI STORIA
La longevità dell’Autoscuola è stata la diretta conseguenza della collaborazione tra vari componenti della famiglia Massarenti. Al fondatore Ermete si sono affiancati e poi sono subentrati i figli Teresa, Adolfero ed Ettore. L’anno decisivo in questo caso è il 1957: nei primi mesi Teresa ottiene – una delle prime dieci donne in Italia – la licenza come Insegnante e Istruttrice di teoria e pratica; pochissimo tempo dopo anche il fratello Adolfero supera l’esame, diventando Insegnante e Istruttore.
I cambiamenti sono rapidi e per gestire una Scuola Guida è fondamentale restare sempre aggiornati. Le patenti, inizialmente divise in tre gradi, assumono denominazioni legate alle lettere dell’alfabeto. Nel 1960 arrivano le prime vetture con i doppi comandi. Nel corso degli anni ’60 – complici il miglioramento delle condizioni economiche nazionali e la diffusione di alcuni modelli automobilistici a prezzi accessibili – si diffonde la necessità di prendere la patente. Alla porta dell’Autoscuola si affacciano numerose donne, uomini (anche non più giovani) e ragazzi attorno ai vent’anni. Il rapporto umano fa la differenza e permette di creare una vera sintonia tra insegnanti e allievi. Nella seconda metà degli anni ’60 entra nella Scuola Guida Ettore (il figlio più giovane di Ermete), che diventa Insegnante, Istruttore e, alla morte del padre, Titolare dell’Autoscuola.
Nei decenni si susseguono varie marche e modelli di motociclette – Rudge, Gilera, Guzzi (Moto e Guzzino), Rivolta (scooter Iso) Sterzi, Innocenti (Lambretta) e Velox (mosquito) – e automobili: Balilla, Topolino, Giardinetta, 600, 1100, 1900, 128 e UNO, tutte rigorosamente della FIAT.
All’Autoscuola Massarenti si poteva prendere qualsiasi tipo di patente, anche se la più richiesta è sempre stata ovviamente quella per la macchina. Da evento eccezionale a simbolo dell’emancipazione femminile, fino a rappresentare il vero ingresso nella cerchia dei “grandi”, scandendo il passaggio alla maggiore età. A testimoniare questa evoluzione, per 52 anni, c’è stata l’Autoscuola Massarenti, di cui è venuta meno l’insegna, ma non il ricordo dei budriesi.

Ringrazio Teresa Massarenti, Angela Fabbri, Luisa Chiericatti, Elettra Orlandi, Maurizio Montanari, Fernando Pazzaglia, Arino Zecchi

Leonardo Arrighi

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