Addio all’ultimo negozio di alimentari nella zona dell’ex coop di Budrio

16 marzo, 2017

sdsd“Cedesi attività per cambio sede”. E’ il cartello che è apparso, pochi giorni fa, sulle vetrine de La Vecchia Bottega, l’ultimo negozio di alimentari dell’area dell’ex Coop di Budrio. E così, se nessuno la rileverà, il rischio è che davvero la zona residenziale – e la popolazione ormai anzianotta che ci vive – rimangano sprovviste di un negozio comodo per gli acquisti primari. In attesa di sapere se arriverà prima o poi la riqualificazione dell’area e la realizzazione del supermercato.

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“LA VECCHIA BOTTEGA” CEDE L’ATTIVITA’
Dopo più di 6 anni di servizio Massimo Fagiani, titolare de La Vecchia Bottega, lascerà l’attività. Il negozio, specializzato in prodotti biologici e a Km zero, era rimasto come un baluardo per i residenti della zona, visto che forniva anche generi alimentari di prima necessità, come pane e latte fresco, specialità gastronomiche del Centro Italia e tutto il necessario per l’igiene e la cura della casa. Un piccolo supermercato di prossimità – insomma – che svolgeva un importante ruolo per i residenti della zona, visto che da quando la COOP ha traslocato in zona Creti, l’area di Piazza della Repubblica e di Via Caduti di Cefalonia si è a poco a poco desertificata. Ora, i residenti non più giovanissimi che abitano lì, dovranno giocoforza spostarsi verso il centro per fare acquisti. Sempre che qualcuno non rilevi il negozio.

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LA DESERTIFICAZIONE DELLA ZONA. QUANDO ARRIVERA’ LA RIQUALIFICAZIONE PROMESSA?
Negli 80 e 90 le vie intorno a Piazza della Repubblica erano considerate uno dei posti migliori dove vivere in paese. Nell’area sorsero villette a schiera e condominii, intorno ad aree verdi (fra le quali il Parco appena intitolato a Lina Merlin) e appunto Piazza della Repubblica. La vitalità dell’area era assicurata dalla presenza della COOP, il più grande supermercato di paese e intorno ad essa, sotto i portici dei condomini, aprirono diverse attività commerciali che traevano giovamento dall’arrivo di molte persone. Da anni, però, le cose sono notevolmente cambiate e a causa dei metri quadri lasciati a cantiere dalla COOP, la zona ha perso lo splendore di un tempo. Un primo progetto di riqualificazione fallì a causa della crisi della società incaricata di realizzare 30 alloggi e alcuni negozi. Nel dicembre del 2015 la giunta comunale aveva poi annunciato un nuovo accordo con la proprietà (COOP) per far partire i lavori, ma per tutto il 2016 non si è mossa una pietra. Qualcosa potrebbe essersi sbloccato dopo la decisione della giunta, dello scorso febbraio, di approvare il Piano Attuativo Territoriale e la conseguente firma della convenzione a marzo. Burocrazia permettendo e se tutto andrà per il verso giusto, i lavori dovrebbero partire prima di tutto dalle opere di urbanizzazione, fra cui la realizzazione della rotonda di Via Edera (sì, proprio la benedetta “rotonda di plastica”), per poi completarsi con il supermercato e nuovi 20 appartamenti. Il quando accadrà resta l’unica perplessità.

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Foto: Sergio Cardin

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8 Commenti


  1. Andrea Bonfiglioli

    ma qualcuno non aveva detto pochi giorni fa che Budrio non era mai stata così viva?

    A me fa venire in mente il caso del paziente vivo con una “bella” cancrena in una gamba: forse in quel caso qualcuno direbbe che è un’opportunità per una riorganizzazione e razionalizzazione della propria vita

  2. La proposta della Coop prevede la nascita di un supermercato di circa 640 mq. In base alle statistiche più recenti, un esercizio commerciale di quelle dimensioni avrà ricavi annui vicini ai 6 milioni di euro. Da dove salterà fuori questo fatturato, se non dalla sottrazione dello stesso ad altri esercizi commerciali budriesi ( non solo alimentari) ? Sarà pressoché inevitabile una contrazione dei ricavi di molti altri esercizi del territorio : supermercati, certo, ma anche piccoli commercianti. Questo equivale a dire, più o meno, che il conto di questa operazione tra Coop e Comune finirà per essere pagato dal tessuto commerciale esistente : avremo il tessuto dei piccoli commercianti “impoverito” per portare benefici al Comune (che potrà finanziare qualche investimento), alla Coop (che è la proponente del progetto, e avrà fatto bene i suoi conti) ed alla società che gestirà il nuovo supermercato. Da un lato, non mi meraviglia che Comune e Coop definiscano accordi di questo tipo, per loro vantaggiosi. Resto invece piuttosto stupito dal silenzio di tomba che proviene da alcune associazioni di categoria, in particolare quelle dei commercianti, che a Budrio sembrano adottare la postura di coloro che non vogliono “disturbare il manovratore”. Avrebbero una parte in commedia, ma pare proprio non abbiano intenzione di metterla in scena.

  3. Ma come volete che faccia a vivere un negozio di qualità in un mortorio simile?

  4. Basta passeggiare per il centro storico per toccare con mano la profonda crisi del tessuto commerciale di Budrio : uno stillicidio di serrande abbassate.
    La grande distribuzione purtroppo è causa prima di questo inesorabile impoverimento.
    Un nuovo supermercato a Budrio significa ovviamente complicare ulteriormente la vita ai piccoli commercianti , non mi sembra un approccio illuminato .Il silenzio delle associazioni di categoria è imbarazzante come altrettanto imbarazzante è la passività apparente dei commercianti di Budrio che sembrano disinteressarsi silenziosamente di un progetto per loro penalizzante .

  5. Abitando nella zona sono dispiaciuto ma allo stesso tempo contento che Massimo , il gestore del negozio, abbia trovato da fare altro. L’ho visto lavorare in maniera indefessa per anni e capivo la fatica e le difficoltà nell’essere da soli a gestire il negozio, nel cercare di conciliare il lavoro con la famiglia. Per noi abitanti della zona rimarrà un vuoto che va oltre il negozio ma che si era concretizzato nel rapporto umano. Per me rimane solo da dire : “grazie Massimo per esserci stato , tante sere sapere che eri aperto mi ha aiutato a mettere in tavola una buona cena. In bocca al lupo per tutto “. Ciao Antonio

  6. buongiorno a tutti sono il commerciante in questione ,ringrazio

    tutti per le belle parole. volevo specificare che cambio sede avendo avuto richieste di andare a gestire un negozio più grande, ma portandomi dietro tutte le specialita’ che conosce chi frequentava la bottega .spero che il negozio continui ad andare avanti come sta’ facendo da più di 6 anni ci vuole solo buona volonta’. se chiude perdono tutti anche chi non e’ mai entrato. grazie a tutti.massimo

  7. La Vecchia Bottega è costretta a traslocare da Budrio, purtroppo per i piccoli commercianti non è facile sopravvivere al giorno d’oggi, bisogna cercare le modalità per competere con la grande distribuzione, e in questo obiettivo Massimo ci ha messo tutto il suo impegno e la sua dedizione, puntando su prodotti di qualità e biologici, riuscendo al contempo a mantenere comunque prezzi contenuti.
    Aggiungo che presso il suo negozio trovi anche prodotti più commerciali, quelli della grande distribuzione, a prezzi comunque competitivi con quelli della Coop.
    Lo scrivo alla fine, ma non certo perché meno importante, vorrei ringraziare Massimo per sua la gentilezza e disponibilità a cercare prodotti particolari.
    E come dimenticarsi il suo puntuale regalo per spese più alte.
    Purtroppo non Massimo non sei stato capito e apprezzato, non ti è stata data la fiducia (che sarebbe più che meritata) e di conseguenza la possibilità per restare a Budrio.
    Come dici tu Massimo, se il tuo negozio chiude, perdono tutti.
    In bocca al lupo, ci vediamo nel nuovo negozio.
    Ciao Enrico.

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