Dino Spisni, la mostra in Sala Rosa dedicata alle scoperte del medico budriese e alla sua passione per l’ocarina

21 aprile, 2017

spisni2Il 22 aprile 2017 alle ore 17,30 verrà inaugurata, alla Sala Rosa di Palazzo Medosi Fracassati di Budrio, la mostra Dino Spisni, la cura come ragione di vita. Sarà il quarto capitolo del ciclo di ricerche storiche affidate al budriese Leonardo Arrighi, incentrate sulla cura dell’essere umano, che negli anni precedenti ha visto come protagonisti Benedetto Schiassi, Johannes Schmidl e Antonio D’Ormea. La mostra resterà allestita fino al 10 maggio.

LE PREZIOSE RICERCHE IN CAMPO MEDICO
Dino Spisni (1913-2003) è stato un medico e veterinario, autore di studi pionieristici in ambito fisiologico e biochimico. Le sue ricerche lo hanno portato ad inventare numerosi farmaci antinfiammatori e terapie antiinfiammatorie, incentrate sul rilancio fisiologico e biochimico delle difese immunitarie, gravemente debilitate dal tumore e dalla chemioterapia. Scienziato, medico, veterinario, accademico, Professore Ordinario e poi Emerito: i volti di Spisni sono molteplici e caratterizzati anche dalla passione per la musica, trasmessagli dal grande ocarinista budriese Cesare Vicinelli.
La propensione agli studi in campo medico è nata attraverso il rapporto con il chirurgo Benedetto Schiassi e con la tradizione, che lega Budrio alla Cura e all’assistenza. Dino si è iscritto all’Università di Bologna nel 1932, conseguendo la Laurea in Medicina Veterinaria nel 1936. L’intraprendenza e la volontà di arricchire le proprie conoscenze lo hanno portato alla Laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Milano nel 1939.
Rientrato dalla Campagna di Russia (IIª Guerra Mondiale) – dove ha ricevuto la Croce al Merito – riprende i suoi studi, meritando – nel corso degli anni ’40 – numerosi premi per l’attività di ricerca in ambito farmacologico, che lo pone tra i pionieri degli studi sull’alimentazione e sullo sviluppo di malattie degenerative delle cellule.
Nel 1960 è diventato Professore Ordinario di Fisiologia Veterinaria all’Università di Pisa, che nel 1969 gli assegnerà la massima riconoscenza: l’Ordine del Cherubino. Per decenni Spisni si è dedicato alla Cura fisiologica dei tumori, indagando nel dettaglio i meccanismi degenerativi: i suoi studi in campo veterinario e medico lo hanno portato a brevettare due terapie – ancora oggi oggetto di applicazione e analisi – che hanno fornito un contributo importante alla Cura dei tumori.

IL FORTE LEGAME CON L’OCARINA
Il ricordo di Dino Spisni e della sua opera saranno protagonisti in occasione di Primaveranda 2017 e del Festival Internazionale dell’Ocarina: Spisni, lontano parente del costruttore e suonatore di ocarina Cesare Vicinelli, ha coltivato per tutta la vita una grande passione per la musica e per lo strumento budriese. Dal 1926 al 1930 lo scienziato è stato membro del Gruppo Ocarinistico, esibendosi in tutto il mondo. L’omaggio a Spisni sarà impreziosito da una serata teatrale (29 aprile 2017), in cui suonerà dopo oltre un secolo, il settimino di ocarine realizzato da Vicinelli nel 1879 e donato a Dino Spisni.
Il 22 aprile verrà presentato anche il libro, scritto da Leonardo Arrighi, Dino Spisni, la cura come ragione di vita (Edizioni Aspasia, Bologna), in cui riprende vita, accanto a quella di Dino – grande protagonista –, la storia degli scienziati e medici budriesi Domenico Golinelli, Stefano Danielli, Giacinto Vogli, Vincenzo Menghini, Francesco Coli ed Ettore Zanardi, punti di riferimento dell’Università di Bologna, autori di straordinarie scoperte – tra cui quella del ferro nel sangue – e fari del cosmo ospedaliero budriese: la vocazione medica e scientifica di Budrio riacquisisce così i suoi padri e fondatori.
La mostra sarà caratterizzata da oltre settanta fotografie inedite, documenti originali, moltissime pubblicazioni, ocarine e spartiti, che restituiranno la memoria di Dino Spisni, legata indissolubilmente a quella Budriese.

ALLA RISCOPERTA DEI BUDRIESI DIMENTICATI
La mostra è allestita grazie all’impegno della Pro Loco di Budrio che, in collaborazione con il Comune di Budrio, l’Università di Pisa, la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Pisa e la Società Medica Chirurgica di Bologna – e grazie ai contributi di Gran Bologna s.r.l. e della Farmacia Gnudi di Budrio –, prosegue il proprio impegno culturale nei confronti della storia dei Budriesi dimenticati, ma capaci di distinguersi a livello mondiale per la loro attenzione alla salute del prossimo, che li ha portati a realizzare scoperte scientifiche fondamentali.

ORARI
23, 24, 25, 29, 30 APRILE E 1, 6, 7 MAGGIO: ORE 10 – 12,30 / 15 – 19;
27, 28 APRILE E 5, 10 MAGGIO: 15 – 19; 2, 9 MAGGIO 10 – 12,30

SALA ROSA DI PALAZZO MEDOSI FRACASSATI, Via Marconi, 3b – Budrio (BO)
Informazioni: Leonardo Arrighi
cell. 333 1468138
e-mail: leonardo.arrighi@studio.unibo.it

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