Incontro a Prunaro in par condicio elettorale. Sinistra per Budrio: “Il Sindaco usa il vantaggio della propria posizione”

26 maggio, 2017

parcondicio2Non è andata giù a Sinistra per Budrio e a Maurizio Mazzanti l’organizzazione di un incontro pubblico a Prunaro da parte dell’Amministrazione comunale, in piena campagna elettorale, e con i divieti imposti dalla par condicio. “Pensiamo si possa parlare di un modo poco attento da parte del Sindaco uscente – scrive Sinistra per Budrio – di utilizzare la propria posizione istituzionale di indubbio vantaggio”. Replica Donati (PD): “Incontro chiesto su sollecitazione dei cittadini”.

IL CASO
Dopo l’utilizzo dei siti istituzionali per controbattere alle affermazioni pubblicate su Budrio Next, nasce un nuovo caso sul tema del rispetto della par condicio elettorale. Mercoledì sera l’Amministrazione comunale ha organizzato un evento a Prunaro di Budrio per informare i cittadini sul tema del digital divide e sulla banda larga nella frazione. Un fatto criticato da Sinistra per Budrio e Maurizio Mazzanti. “Il servizio non verrà fornito prima del 2019, facciamo fatica a rintracciare quelle caratteristiche di urgenza e necessità” – spiega un comunicato di SpB. “E’ una palese violazione della legge sulla par condicio che ho segnalato al Segretario comunale” – aggiunge Mazzanti. La legge 28/2000 spiega che “Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.
Una polemica simile nacque anche durante la campagna elettorale di cinque anni fa, quando l’ex sindaco Carlo Castelli fece diffondere per il paese un volantino a firma dell’Amministrazione comunale, in cui si controbatteva alla posizione del candidato Maurizio Mazzanti sull’ipotesi di realizzazione di un centro commerciale.

DONATI (PD): “L’HANNO CHIESTO I CITTADINI”
“L’incontro è stato richiesto diverse settimane fa dalla Consulta frazionale su sollecitazioni di numerosi cittadini” – ha replicato la Presidente della Consulta di Prunaro e candidata del PD Daniela Donati. “In questa serata informativa il ruolo dell’Amministrazione è stato quello di convocare Lepida”.

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La locandina dell’evento.

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15 Commenti


  1. “L’hanno chiesto i cittadini”, dice Donati, cercando di sbolognare una suggestione in stile “ce lo chiede l’Europa”. Io credo che con questa affermazione finisca col darsi la zappa sui piedi, perché quando una si candida in un partito organizzato come il pd dovrebbe conoscere le Leggi sulla par condicio, esigerne il rispetto e, di conseguenza, spiegare a quei “numerosi (dice lei) cittadini” che l’incontro avrebbe potuto tenersi solamente in un momento successivo alla tornata elettorale. Se davvero pensa che le persone possano farsi infinocchiare da sortite come questa, allora credo sia una illusa.

  2. A Marano di Castenaso, come ampiamente riportato dai giornali, non abbiamo la ADSL.
    Qui ugualmente i cittadini richiedono un deciso intervento della Amministrazione comunale da almeno 15 anni.
    Però i nostri politici piddini latitano.
    Che sia perché da noi le elezioni non sono vicine?

  3. 10 CLS

    20 Che chicca la risposta del Segretario Comunale! “Sua Mail” lol! … vabbeh… chissà se va a controllare ciò che si sente di garantire?

    30 Sig.ra Petrucci! E sig.ra Donati! La gente chiede un sacco di cose! Com’è che gli date solo quelle che vi pare?

    40 Oh beh, non si perde occasione per ribadire i concetti cardine:
    – etica ZERO
    – correttezza ZERO
    – rispetto delle regole QUANDO CI FA COMODO E SOPRATTUTTO QUANDO DOBBIAMO FARLE RISPETTARE AGLI ALTRI.
    Per mia fortuna non li ho vissuti, ma si torna al solito giudizio.

    50 Oh Bruno! Sarà una cosa fatta bene questa? VAR$ lol!

    60 IF VAR$=” … certo, l’ha chiesta la gente!” THEN 30 ELSE END

  4. Daniele Bortolotti

    Completezza dell’informazione, poiché pare nessuno di voi fosse presente a quella serata:
    La fibra ottica verrà installata in oltre 300 comuni dell’Emilia Romagna su azione del Governo, della Regione e di Lepida, Indipendentemente da chi sarà il
    sindaco di Budrio dopo le elezioni.
    Dov’è la propaganda elettorale in ciò?
    Cordialmente
    Daniele Bortolotti

    • Eppure non è difficile, sig. Bortolotti : ” Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.
      Non c’entra la propaganda (che nessuno ha nominato, peraltro) : qui si parla di un requisito (l’indispensabilità) che nel caso dell’incontro di Prunaro era inesistente.
      Non voglio nemmeno scomodare Giolitti, quando affermava che le Leggi si applicano con gli amici e si interpretano con gli amici : in questo caso, di spazi per libere interpretazioni non ce ne sono. Dico solo che chi si candida per un posto nel futuro Consiglio comunale dovrebbe avere a cuore il rispetto della par condicio, perché tutela anche chi oggi è maggioranza ma che, tra meno di un mese, potrebbe diventare minoranza.

  5. Saluto,
    …tutto ad un tratto, Pierini, (…e chi per lui), Sindaco uscente, speriamo, una volta per tutte, da improvvisamente importanza ad una sollecitazione da parte dei cittadini del territorio…”cosa buona e giusta”, se fosse stata almeno la prassi.
    Quante volte in questi cinque anni i cittadini hanno sollecitato interventi da parte del Sindaco e degli Assessori per diverse e molteplici questioni di carattere e d`interesse pubblico non ricevendo riscontro? Il Sig.R Mazzanti in piú di un`occasione ha denunciato pubblicamente il carattere “piramidale” delle scelte politiche fatte dalla giunta in questione e in queste particolari circostanze come dar torto all`opposizione? Diamo a Cesare ció che é di Cesare…
    Il fatto in questione é una palese violazione della “par condicio”, ma si sá, l`apparato di partito, (PD), in molti, troppi, comuni emiliano-romagnoli, pensa di poter dettare le regole e di abrogarle in base a quelli che sono i propri particolaristici interessi e se poi di mezzo c`é il rischio, vero, concreto, oggettivo, di una probabile, e per quanto mi riguarda, auspicabile, uscita dal Palazzo Comunale dello stesso “Apparato” – “PD” – be in questo caso, come si suol dire: “Fatta la legge trovato l`inganno”. (Vero Pierini?)
    Ecco dunque che in questa occasione mi trovo concorde con l`opposizione guidata da Mazzanti e da chi rivendica, ad ogni modo, che tutti debbano avere le stesse possibilitá di incontro e di esposizione delle tematiche sociali, politiche ed economiche d`interesse generale…
    Ancora una volta, la giunta uscente mostra e dimostra tutta la sua arroganza e la propria superficialitá politica, mettendo avanti a tutto e a tutti, loro stessi…

    • Andrea Bonfiglioli

      perfetto sig. Mario Guido. Concordo pienamente con la sua analisi. Pertanto, al ballottaggio, tutti uniti al voto contro questo sistema politico per un cambiamento che sarà epocale.

    • tutto vero…peccato che la sua fantastica lista, con la sua fantastica candidata, manco sarà presente per contrastare tutto questo…

      saluto

  6. Una curiosità sig. Mario Guido: quando inizia il suo post con “Saluto” fa sbattere anche i tacchi oppure alza solo il braccio destro ben teso? Lo sa che il saluto fascista è vietato per legge in Italia? penso di sì, come penso lo sappiano anche i gestori di questo blog, talmente imparziale che dà voce anche a quelli a cui la Storia ha detto di tacere per sempre .

    • Il saluto fascista in Italia non è sempre vietato. E’ vietato quando da esso si può dedurre una propaganda diffusiva atta alla riorganizzazione del partito fascista. In altre sentenze chi l’ha fatto è stato assolto, specialmente quando il saluto è avvenuto in occasioni commemorative.

      • Nel caso in questione il saluto romano (così si chiama) è solo nella fervida fantasia del Sig. Ermanno.
        Chi ha i capelli tendenti al chiaro sa che detto saluto è sempre stato fatto nel dopoguerra anche da soggetti sinistrorsi (che sono poi sempre gli stessi che si sono cambiati camicia).
        Il saluto romano, bisogna ammetterlo, è pratico, comodo ed igienico: si preferisce forse stringere una mano fradicia di sudore?

    • Sig. Ermanno
      la Dodicesima Disposizione Transitoria cita:
      “è vietata la ricostituzione del disciolto Partito Fascista” , e sin dal 1954 la Suprema Corte di Cassazione ha sentenziato sino ai giorni nostri, ed in alcuni casi anche a Sezioni Unite il che equivale a Legge!, che non è reato fare il saluto erroneamente chiamato fascista, in quanto era il saluto dei legionari romani, durante le nostre celebrazione in onore dei nostri caduti, che non è reato dichiararsi fascisti, che non è reato spiegare ciò che nel bene o nel male ha fatto il Fascismo, che non è reato rivangare i valori che vi erano durante il ventennio (Dio Patria e Famiglia).
      Vede la storia bella o brutta che sia dovrebbe essere scritta dopo 30 anni per essere obbiettiva ora a 70 anni di distanza ancora ci stiamo a battibeccare su chi a fatto cosa senza imparare da ciò che di costruttivo è stato fatto e quindi rifarlo da ciò che è stato sbagliato. Non dica il ventennio ha sbagliato tutto perchè è come dire che lei è stato portato dalla cicogna!
      Cordialità

      • Andrea Bonfiglioli

        scusate tutti, restiamo al caso di specie. Il sig. Mario Guido ha scritto “saluto” come incipit del suo intervento: cosa c’entra il saluto fascista?

        Boh, non capisco proprio il senso di trasformare un saluto in saluto fascista.

        Detto tra noi, ripensando alla surreale polemica susseguita, io stesso spesso quando saluto qualcuno gli dico saluto, ma non sono certo fascista.

        Mah, usiamo il tempo a parlare d’altro.

  7. A cosa mai servirà la banda larga in una frazione abitata solo da vecchi, dove bisogna farsi 10 km per andare a prendere un litro di latte? Si ricordano delle frazioni solo quando ci sono le elezioni, dopo che le hanno fatte morire lentamente.

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