Budrio saluta Sanad, in quattrocento alla fiaccolata a Vedrana

12 luglio, 2017

fiaccola2Circa quattrocento budriesi hanno ricordato Sanad, ieri sera, con una fiaccolata nel campo sportivo di Vedrana. Un evento toccante, a cui hanno partecipato molti suoi amici, i suoi insegnanti, la comunità musulmana e anche tantissimi cittadini giunti solo per dare un saluto. Nel cielo sono state lanciate laterne cinesi e palloncini. Il video e le foto (Sergio Cardin) della serata.

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SILENZI E LACRIME
Commozione e tanta amarezza per una morte certo non annunciata. E’ stata per lo più una fiaccolata silenziosa, dove l’unico intervento è stato quello della maestra delle elementari di Sanad che, fra le lacrime, ha ricordato il bene che in tanti gli volevano. Un tavolo allestito con grandi cartelloni di carta ha dato la possibilità agli amici e conoscenti di lasciare un messaggio d’affetto, che hanno potuto anche apporre sulla sua maglia da calciatore, che indossava proprio quando giocava nel campo sportivo. La comunità musulmana che vive a Vedrana si è riunita in preghiera prima di liberare in cielo le lanterne cinesi illuminate e lasciare spazio a un lungo e toccante applauso da parte di tutti i presenti. Il sindaco Maurizio Mazzanti ha voluto esprimere la sua vicinanza alla famiglia da parte di tutto il paese.

ANNEGATO NEL CANALE
Il corpo del giovane Sanad è stato trovato domenica mattina, nelle acque del Canale emiliano-romagnolo, a circa tre chilometri dal punto in cui aveva lasciato la bici e lo zaino, dove le forze dell’ordine e i reparti di soccorso lo hanno rinvenuto senza vita. Hassain Sanad Chowdoury aveva 13 anni, da poco aveva concluso gli studi alle scuole medie di Budrio. Giocava a calcio, era originario del Bangladesh e viveva in una famiglia ben integrata sul territorio.
Il padre, che lavora come cuoco in Svizzera, era subito rientrato a Budrio per partecipare alle ricerche e non aveva nascosto di avere poche speranze di trovare il figlio vivo. Sanad soffriva di diabete e quando giovedì scorso era uscito di casa per andare a comprare un videogioco alla Comet non aveva con sé le dosi di insulina che doveva assumere ogni giorno. Non sapeva nuotare e, per il padre, difficilmente si sarebbe immerso nelle acque del canale per fare il bagno.

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