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Lunedì 28 settembre la Gelateria Obelix di Mezzolara ha celebrato la propria chiusura definitiva. Alle 18 è iniziata la festa organizzata dai titolari Angela Righetti e Stefano Masotti, che hanno deciso di condividere con gli amici questi momenti emozionanti.
Per sei ore, fino alle ventiquattro, si sono alternate molte persone, venute per salutare Angela e Stefano, partecipando ad un evento importante per la storia mezzolarese, che per trentatré anni è stata legata alla Gelateria Obelix. Il Sindaco di Budrio Giulio Pierini, presente alla serata, ha ribadito proprio il ruolo rivestito da questa attività: punto di riferimento per i cittadini e cuore pulsante dell’aggregazione giovanile. Leggi tutto
La mostra d’arte, come sempre curata da Franco Gatti, compie 10 anni. Questa ricorrenza ribadisce l’importanza della passione che anima la consueta esposizione allestita nella Sala di Lettura di Mezzolara.
Il Colore e la Forma è il titolo della rassegna, che contempla vari stili e tecniche per fornire numerosi punti di vista sulla creazione artistica. Piero Manai, Giacomo Balla, Giuseppe Capogrossi, Concetto Pozzati e Mario Schifano sono soltanto alcuni dei protagonisti della mostra. Leggi tutto
Il 26 settembre alle ore 18 sarà inaugurata la Raccolta dal titolo La bottega del legno della famiglia Rapparini. La nascita di questa donazione permanente aprirà la Notte dei Musei 2015, da molti anni appuntamento insostituibile del calendario culturale budriese. Una stanza (al n.37 di via Garibaldi) diventerà il luogo in cui la falegnameria de La Motta di Vedrana potrà rinascere, diventando un patrimonio dell’intera comunità. Leggi tutto
Soltanto cinque anni dopo Augusto Majani, a Budrio nasce l’artista Ettore Burzi: protagonista di numerose esposizioni nazionali ed estere. La commozione per i riconoscimenti ottenuti – soprattutto quando il Re e la Regina lo applaudirono senza sosta, decidendo di acquistare alcune opere ancora oggi conservate nel Palazzo del Quirinale – descrivono la personalità di Burzi. Poter ripercorrere la storia dell’arte osservando le sue opere è piacevole e stimolante. Il piacere più grande coincide però con la riscoperta di un pittore che, con le sue frequenti peregrinazioni e con una sensibilità manifestata attraverso pochi gesti, può fornire un esempio unico nel panorama artistico non soltanto budriese. Leggi tutto
L’amicizia con Gioacchino Rossini, il dialogo con Papa Gregorio XVI, il titolo di Professore Emerito ed altre onorificenze descrivono in parte Rinaldo Baietti. L’avvocato di Prunaro ha coltivato in particolare l’amore per l’insegnamento, attività interpretata come una missione. Ogni circostanza a contatto con gli studenti era propizia per stimolare la curiosità verso delle storie solo apparentemente distanti dalla giurisprudenza. Nel modo chiaro e non canonico di raccontare il Diritto emergeva tutta la volontà di riportare qualsiasi disciplina ad una dimensione umana. Baietti è riuscito a laurearsi nonostante le umili origini famigliari, che lo hanno spinto ad essere pieno di rispetto per il prossimo e a distanza di oltre 150 anni dalla morte, avvenuta mentre l’Italia nasceva (1861), la sua vicenda appare come un invito ad impegnarsi nella difesa di una preziosa eredità. Leggi tutto
Il ritrovamento di una testimonianza, come può essere considerato il ricordo funebre di una persona, nasconde quasi sempre qualcosa di inatteso. Grazie all’amore per la cultura di Annino Magli, ora è possibile associare un volto al nome di Bianca Zucchelli, meglio nota come “la Romantica”. Il “santino” stampato dalla Tipografia Montanari – in occasione della morte della Zucchelli, avvenuta il 25 dicembre 1943 – contiene due elementi molto preziosi: la foto di Bianca ed un componimento letterario di Gigi da Budrio, pseudonimo di Luigi Magli. Le parole usate dal budriese sintetizzano ed esaltano alcune delle qualità della Romantica. I motivi per cui decidere di leggere le opere di Gigi da Budrio sono vari, però su tutti spicca la capacità di indagare l’animo umano, riuscendo a dare un nome a dei sentimenti difficili da esprimere. Leggi tutto
Quando si parla della Iª Guerra Mondiale accade frequentemente che le storie dei reduci fatichino a trovare spazio nelle cerimonie commemorative. Da questa sensazione nasce l’idea di raccontare la vita di Filippo Pasquali, un budriese che nel giugno del 1915 fu chiamato a combattere una guerra per lui incomprensibile. Leggi tutto
Il 13 giugno 1925 Budrio assisteva all’ultima visita del Re d’Italia a Budrio. In quella occasione Vittorio Emanuele III inaugurò il Parco della Rimembranza, rivitalizzato proprio nel 2015 attraverso una splendida esposizione. Il secondo ed ultimo passaggio (avvenuto 90 anni fa) del Sovrano è legato al primo omaggio Reale, datato 25 settembre 1918. La Iª Guerra Mondiale non era ancora terminata ed i budriesi abbandonarono le loro occupazioni lavorative per riunirsi in piazza Filopanti. La speranza di sentir pronunciare al Re delle rassicuranti parole spinse molte persone per le vie di Budrio. Vittorio Emanuele III non fece dichiarazioni dettagliate, suscitando un po’ di delusione tra gli ascoltatori, che saranno rinfrancati dalla conclusione del conflitto, datata 4 novembre 1918. Leggi tutto
L’8 giugno del 1855 Budrio inizia ad essere coinvolta dall’ultima grave epidemia della sua storia. Durante l’estate di 160 anni fa le vite dei budriesi vennero funestate dalla diffusione del colera. I morti furono numerosi e la quotidianità del Comune apparve totalmente sconvolta.
La memoria degli abitanti tornò ai drammatici racconti, tramandati da 225 anni: nel 1630 a farla da padrona fu la peste – narrata da Alessandro Manzoni – che segnò in maniera indelebile l’esistenza di Budrio, privata dei due terzi dei componenti della sua Comunità. Leggi tutto
Tra il 1793 e il 1794 settanta budriesi si uniscono e per oltre un anno giocano regolarmente al lotto. Il 31 luglio 1794 il terno tanto sospirato esce sulla ruota di Roma e i vincitori possono così realizzare il loro sogno: impiegare la somma per il pagamento dei lavori in corso alla chiesa di San Lorenzo. Proprio così, quel gruppo di budriesi aveva iniziato a giocare per reperire le risorse economiche necessarie al completamento dei lavori commissionati all’architetto Giuseppe Tubertini. La fede e l’amore per Budrio hanno sostenuto quegli uomini, oggetto dei commenti irriguardosi da parte della cittadinanza, scandalizzata dalla modalità scelta per trovare i soldi. Leggi tutto